F1 | Schumacher sul divorzio Horner-Red Bull: “Era arrivato il momento”

"Le cose stavano andando a ritroso", il commento del tedesco

F1 | Schumacher sul divorzio Horner-Red Bull: “Era arrivato il momento”

Anche Ralf Schumacher ha espresso la propria opinione sull’improvviso divorzio di Christian Horner dalla Red Bull, offrendo la sua visione sulle ragioni che hanno portato il team di Milton Keynes a separarsi da lui dopo vent’anni di straordinari successi. Molti addetti ai lavori si sono espressi sulle possibili motivazioni che hanno spinto la proprietà thailandese, guidata da Chalerm Yoovidhya e da Mark Mateschitz (figlio del cofondatore austriaco) a prendere la decisione e tra queste oltre alla crepa creatasi lo scorso anno con lo scandalo sessuale che ha travolto il britannico, una fra tutte è il futuro di Max Verstappen in squadra.

“Fondamentalmente, bisogna riconoscere che Christian Horner ha avuto un periodo incredibilmente di successo con la Red Bull: vent’anni e molti titoli vinti. Ho grande rispetto per i suoi risultati, ma ci sono stati seri problemi personali negli ultimi anni, da quel momento è diventato un po’ complicato, molte persone hanno lasciato il team e Horner semplicemente non è riuscito a riorganizzare la squadra o reclutare nuovi elementi. Era arrivato il momento. Chiunque lavori nel paddock e conosca l’ambiente sa come venissero percepiti. Alla fine, non riuscivano più ad attrarre o trattenere buone persone. Semplicemente, non volevano lavorare a causa della sua personalità. Credo che per questo la Red Bull abbia preso questa decisione drastica”.

I problemi interni e il rischio di perdere Verstappen

Interrogato da Sky Deutschland sui fattori scatenanti, l’ex pilota tedesco ha risposto:

“Semplicemente la mancanza di successi. Lui ha ristrutturato tutto, ha reso qualcuno il numero uno, ha accettato la partenza di Adrian Newey perché credeva di poter fare meglio in quella configurazione, e non ce l’ha fatta. Alla fine, le cose stavano andando a ritroso alla Red Bull. Max Verstappen sta per andarsene. Certo, Max è riuscito a portare la vettura in pole grazie al suo talento, ma la vettura è pesante, difficile da guidare, e lui non riusciva a farcela con la pioggia. Non bisogna dimenticare che la Red Bull all’inizio era sempre il team giovane, simpatico, un po’ rivoluzionario: con feste, con cose completamente diverse. Questo si è un po’ perso con Christian Horner, che ha uno stile di leadership piuttosto diverso”.

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