F1 | Rinnovo Sainz: la Ferrari ha il suo gregario di lusso?

Il rinnovo di Sainz è stata una mossa azzeccata e astuta della Ferrari, nel nome della stabilità e della continuità tecnica. Ciò che adesso andrebbe capito, e la pista darà presto le opportune risposte in merito, è il ruolo che il figlio d’arte spagnolo cresciuto nel mito di Alonso può ricoprire in seno alla Scuderia.

Dopo un 2021 alquanto promettente, il pilota solido per antonomasia, passista eccezionale e consistente sulla distanza, in questo inizio di 2022 non ha impressionato come l’abbagliante Leclerc. I due in questo momento non sono i dioscuri che nel 2021 correvano a braccetto, ma sembrano avviati ad una chiara spartizione delle mansioni: al predestinato spetta il compito di vincere e di essere la prima guida, galloni già guadagnati sul campo tre anni fa a spese di un certo Vettel, mentre lo spagnolo fresco di biennale risponde all’identikit perfetto del gregario di lusso, quello che nelle salite più dure è sempre pronto ad affiancare il capitano.

Sainz è costante, sbaglia pochissimo (la gara di Melbourne resterà sicuramente una rara eccezione), è intelligente, affidabile, team-player e porta tanti punti, ciò che serve ad una squadra che ha limpidissime ambizioni in ottica iridata, sia per quanto concerne il titolo Piloti che per ciò che riguarda il Costruttori.

Non ci è dato sapere se lo spagnolo abbia firmato consapevole della sua posizione oppure coltivando (ancora) ambizioni di vittoria; formalmente Binotto ha ribadito che i due partono alla pari e sono liberi di lottare, ma difficilmente la Ferrari potrà permettersi il lusso di lasciare punti iridati per strada con lotte fratricide. Il rinnovo è un atto di fiducia, ma è improbabile immaginarsi una Ferrari che “consenta” a Sainz di infastidire una ipotetica (eppur così verosimile) marcia iridata di un Leclerc lanciatissimo in questa prima fase di campionato.

Lo stesso annuncio del nuovo contratto è arrivato dopo l’erroraccio di Melbourne, a riprova che l’accordo era raggiunto da tempo e di quanto Maranello sia ampiamente soddisfatta del lavoro di Carlos. Si è sempre detto che lo spagnolo ha il talento e la capacità di arrivare attraverso il lavoro e la tenacia al livello dei mostri sacri. Stavolta dovrà fare gli straordinari per raggiungere questo Leclerc qui, ma qualora ciò succedesse, come si comporterà la Ferrari?

Assisteremo davvero ad un duello interno oppure Binotto si aprirà via radio per sdoganare il buon vecchio schema vincente prima e seconda guida? Vedremo, ma la pista parla in modo più chiaro rispetto alle solite dichiarazioni di rito e la pista per ora dice che la Ferrari ha le sue gerarchie ben definite.

Antonino Rendina

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