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F1 | Red Bull, Max Verstappen: “Non è il risultato che volevo”

Max Verstappen (NLD) Red Bull Racing RB18. 02.10.2022. Formula 1 World Championship, Rd 17, Singapore Grand Prix, Marina Bay Street Circuit, Singapore, Race Day. - www.xpbimages.com, EMail: requests@xpbimages.com © Copyright: Charniaux / XPB Images

Singapore non fa regali a nessuno e nemmeno a Max Verstappen: il pilota olandese ieri è riuscito a classificarsi solo ottavo, dopo una disastrosa gestione del muretto Red Bull con il carico di benzina. Alla partenza Verstappen perde posizioni, scivolando in dodicesima piazza. I sorpassi arrivano, lenti, ma costanti, fino a quando Max non si trova davanti il muro Fernando Alonso che, al suo 350° Gran Premio, non ha intenzione di lasciare spazio a nessun avversario. E’ il ritiro dell’asturiano a sbloccare la gara del campione del mondo alla ventunesima tornata: anche dopo la sosta ai box per le slick, al trentaseiesimo giro, Max rientra in sesta posizione, ma evidentemente complici le gomme non in temperatura, al rientro della Safety Car l’olandese subisce un bloccaggio e finisce in una via di fuga. Con le gomme ormai distrutte, Verstappen torna ai box rientrando in dodicesima posizione e creando un trenino con Vettel e Hamilton: dei dodici titoli mondiali, è proprio il più giovane a spuntarla, tagliando il traguardo in settima posizione. Solo due punti per lui, che rimanda la festa mondiale al prossimo appuntamento in Giappone.

La gara non è iniziata bene, di certo ho avuto  l’antistallo e ho dovuto superare più piloti. Era molto difficile superare gli altri, una volta messe le gomme in temperatura, sono rimasto bloccato. Ho tentato l’undercut con Lando alla Safety Car, ma non ha funzionato – ha spiegato Max – ci ho provato, ma alla frenata ho toccato il dosso con il fondo e c’è stato il bloccaggio. Le gomme erano troppo spiattellate e sono dovuto tornare ai box. Ho tentato di rientrare in zona punti, ma questo non è ovviamente il risultato che volevo. Le voci sul budget cap on mi hanno penalizzato: ho fiducia nel team e la stessa squadra sa di aver fatto tutto correttamente“.

 

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