F1 | Piero Ferrari: A mio padre sarebbero piaciuti Leclerc e Sainz
"Ha lasciato un segno profondo a Maranello. Il presidente John Elkann e l’a.d. Benedetto Vigna pensano sempre a lui", ha dichiarato il figlio del Drake
Sono passati 35 anni da quel 14 agosto 1988, giorno in cui terminava la propria esperienza terrena Enzo Ferrari. Un autentico innovatore, un fuoriclasse dell’automobilismo, orgoglio italiano nel mondo, un nome diventato leggenda. Sul lascito del Drake, che ha segnato indelebilmente il Novecento, ne ha discusso il figlio, Piero Ferrari, in una lunga intervista concessa a La Gazzetta dello Sport.
“Direi che ha lasciato un segno profondo anche in chi non ha potuto conoscerlo e oggi lavora a Maranello – ha detto Piero Ferrari – Il presidente John Elkann e l’a.d. Benedetto Vigna pensano sempre a lui, a quello che ha fatto e alla sua visione orientata al futuro. Le idee di mio padre, dopo tanti anni, sono diventate il Dna dell’azienda”.
La coppia formata da Charles Leclerc e da Carlos Sainz sarebbe piaciuta ad Enzo Ferrari? Un interrogativo al quale il figlio Piero ha risposto in questo modo: “Sicuramente sì, perché sono entrambi giovani e molto professionali, dedicano tanto al loro lavoro. Questa era una qualità che piaceva moltissimo a mio padre. Non apprezzava quei piloti che si rifiutavano di fare i test e si presentavano solo alle gare per correre. Oggi i test non si fanno più, ma Charles e Carlos provano al simulatore quasi tutte le settimane, aiutando il team”.
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