F1 | McLaren manterrà le papaya rules, Brown: “Daremo pari opportunità di vittoria ai nostri piloti”

Il 2025 è stato un anno magico per la McLaren. La scuderia di Woking non solo si è conferma regina nel Costruttori, bissando il successo della scorsa stagione, ma ha conquistato anche il titolo piloti con Lando Norris.

Discutendo del campionato concluso qualche settimana fa ad Abu Dhabi, che ha sancito la vittoria del Mondiale proprio del pilota inglese precedendo Max Verstappen di appena due punti in classifica generale, Zak Brown ha affermato che il modus operandi della squadra di Woking non cambierà in chiave futura: verranno concesse ad entrami i drivers le stesse identiche possibilità di vittoria. Pari trattamento per i due piloti McLaren che dunque beneficeranno, e al tempo stesso dovranno sottostare, alle papaya rules.

“Siamo decisamente determinati a dare a entrambi i piloti le stesse opportunità di vincere il Campionato del Mondo. Anche quando vinci, il lunedì parli di cosa avresti potuto fare diversamente o meglio – ha dichiarato Brown, citato da F1.com – Come squadra corse siamo in continua evoluzione. Ma il principio fondamentale di avere due piloti con pari opportunità di vittoria non cambierà”.

Brown, proseguendo con il proprio intervento, ha detto: “Guardiamo indietro, abbiamo imparato molto? Ricordo che quando abbiamo concluso al primo e al secondo posto in Spagna, il debriefing del lunedì verteva su otto aspetti che avremmo potuto gestire meglio. Penso che questa sia la natura di una squadra di Formula 1: valutare sempre e chiedersi: ‘Cosa avremmo potuto fare diversamente, cosa avremmo potuto fare meglio?’. Penso che nello sport si vinca qualche volta e si perda qualche altra volta”.

Il manager americano, concludendo la propria analisi, ha affermato: “Ovviamente, quando commetti degli errori, vorresti non averli commessi, ma non è realistico. Non ho ancora visto nessuna persona o squadra in nessun sport avere una stagione perfetta. Quindi, noi non siamo diversi. Ma fondamentalmente, il modo in cui corriamo non cambierà”.