F1 in crisi: piloti ed esperti lanciano l’allarme
Mika Hakkinen: "Ma la colpa non è di Mercedes"
Che la gara inaugurale del Mondiale F1 2015 a Melbourne non sia stata particolarmente entusiasmante è opinione comune tra tifosi, addetti ai lavori ed esperti della massima categoria.
Doppietta Mercedes, un terzo posto di Sebastian Vettel con la Ferrari, che sì, dà fiducia e lascia ben sperare per una stagione migliore rispetto al 2014, ma che comunque non è sufficiente per regalare l’immagine di quella Formula 1 di un tempo che tanto ci manca.
Dove sono le battaglie, quelle vere, i sorpassi, il rombo dei motori – e non quello delle power unit che esplodono una dopo l’altra – le lotte ruota a ruota – non solo tra due piloti dello stesso team – per il titolo iridato?
Senza contare certe scene viste all’Albert Park, di certo non degne della massima categoria del motorsport. La Manor è volata fino all’altro capo del mondo per passare tre giorni ai box, senza nemmeno mettere fuori il muso per assaggiare la pista, mentre la Sauberè stata sì protagonista di un’accesa battaglia, ma in tribunale, con tre piloti a contendersi due soli sedili, con Giedo van der Garde prima placcato all’ingresso del paddock dagli uomini della sicurezza e poi in tuta – rubata ad Ericsson – ad aggirarsi per l’Albert Park in tenuta “da lavoro” seppur sprovvisto della superlicenza.
Delle varie rotture sulle monoposto prima e durante la gara, meglio non parlarne.
Un quadro degno di una catastrofe insomma, più che di un’apertura in grande stile, con 15 vetture al via delle 20 iscritte e solo 11 al traguardo.
“Non mi è piaciuto e non mi sono divertito”, ha dichiarato l’ex campione di F2 e oggi commentatore per la radio spagnola Andy Soucek, condividendo sicuramente il pensiero di molti.
“Sapevamo tutti che la Mercedes avrebbe dominato ma abbiamo visto quanto lontano sono Red Bull e McLaren e, anche se la Ferrari quest’anno è migliore rispetto al precedente, non è cambiato molto”.
Subito dopo il disastro australiano, la soluzione proposta da Red Bull è stata quella di ricorrere a un drastico cambio delle regole, che al momento favorirebbero solo Mercedes, ma i bibitari non hanno trovato molto appoggio tra i colleghi del Circus.
“E’ triste, siamo appena a inizio stagione ed è già chiaro quanto la Mercedes è superiore rispetto agli altri”, ha commentato il pilota della Force India Sergio Perez.
“Non è un bello spettacolo per i tifosi che spendono un sacco di soldi per comprare il biglietto. Ma è una situazione che abbiamo già visto in passato con la Red Bull“, ha aggiunto il messicano.
Dello stesso parere anche Mika Hakkinen: “Certo, agli occhi di molti può sembrare una Formula 1 noiosa, ma di certo la colpa non è di Mercedes“, ha sentenziato il due volte iridato. “Loro sono semplicemente riusciti a costruire una monoposto più veloce”.
“E’ stato abbastanza inusuale”, ha proseguito il finlandese riferendosi alla griglia di partenza decimata e ai problemi riscontrati dai vari team. “Penso sia dovuto al fatto che le vetture non siano stata adeguatamente testate. La competizione potrebbe essere più bilanciata se ci fossero più occasioni di provare le monoposto come accadeva in passato”.
Soucek è poi tornato sulla vicenda giuridica che ha coinvolto la Sauber. “In passato ho avuto un problema simile con il team di Fisichella in GP2“, ha confessato lo spagnolo. “Mi sono riconosciuto in Giedo ma questa purtroppo è la Formula 1 di oggi. Alcuni team prendono dai piloti la metà dei soldi necessari per sopravvivere”.
Nina Stefenelli
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