F1 | In bilico il GP di Singapore
"GP a porte chiuse? Non è possibile", ha affermato un portavoce della Night Race
L’appuntamento sul tracciato cittadino di Marina Bay, sede del Gran Premio di Singapore, continua a essere in bilico. Infatti nell’ultima bozza pubblicata, la Night Race non è presente rispetto al calendario ufficiale pre-pandemia di Covid-19 dove era fissata al 20 settembre.
Intanto i promotori del GP sono a lavoro con Liberty Media per capire i margini di manovra per la buona riuscita dell’evento. Una cosa è però certa: il weekend di Singapore non verrà disputato se ci dovesse essere l’obbligo delle porte chiuse.
“Il programma per la stagione 2020 è ancora in fase di definizione e il GP di Singapore mantiene un dialogo aperto con la Formula 1. Il governo di Singapore e i nostri azionisti in questo periodo stanno vagliando ogni possibilità”, ha dichiarato un portavoce del circuito al Straits Times.
Inoltre è una caccia contro il tempo vista la particolare struttura della pista: “Il GP di Singapore sta anche lavorando a stretto contatto con l’Assemblea del Turismo di Singapore e varie agenzie governative per stabilire il tempo necessario per assemblare il circuito. Un circuito urbano richiede considerevoli infrastrutture temporanee e tempo sufficiente per completare la costruzione di tutti i componenti”.
Completando la propria disamina ha aggiunto: “GP a porte chiuse? Non è possibile. Il lavoro normalmente richiede tre mesi per essere completato e questo sarà influenzato dalle attività che sono consentite proprio ora ai sensi delle normative governative. Saremo consapevoli degli sviluppi, ma la nostra priorità è la sicurezza e il benessere dei nostri fan, lavoratori e connazionali”.
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