F1 | GP Olanda, otto vittorie per la Ferrari a Zandvoort

La Rossa ha disputato 29 Gran Premi in Olanda

Ferrari, l'anteprima della 13° prova del mondiale 2021 di Formula 1
F1 | GP Olanda, otto vittorie per la Ferrari a Zandvoort

Il campionato del mondo di Formula 1 prosegue con la seconda tripletta della stagione spostandosi verso nord di circa 300 km rispetto alla piovosa Spa-Francorchamps fino a raggiungere Zandvoort, la pista affacciata sul Mare del Nord, nei Paesi Bassi, che riporta in calendario il Gran Premio d’Olanda a 36 anni dall’ultima edizione (1985). Nonostante questo lungo digiuno con la Formula 1, la maggior parte dei piloti dello schieramento 2021 ha già gareggiato nel circuito (uno tra quelli con la maggiore tradizione nel mondo del motorsport) quando erano impegnati nelle categorie minori.

Curve celebri. Costruito praticamente sulla spiaggia, Zandvoort è lungo 4.259 metri, e presenta l’insidia aggiuntiva del vento, che solleva spesso parecchia sabbia. Il tracciato si caratterizza per marcate variazioni altimetriche e ha diversi tratti molto noti agli appassionati. Da ricordare sicuramente la curva Tarzan (Tarzanbocht nella lingua locale), un secco tornante a destra posto alla fine del rettilineo di partenza contraddistinto da una leggera sopraelevazione e reso celebre da uno straordinario sorpasso all’esterno messo a segno da Gilles Villeneuve ai danni di Alan Jones nella gara del 1979. Altre curve classiche sono la Rob Slotemakerbocht e la veloce e cieca piega verso destra denominata Scheivlak.

Sopraelevazione. Per il rientro in calendario il circuito è stato modificato e reso più spettacolare in due punti: la curva 3 e la 14, l’ultima, ora entrambe sopraelevate fino a 19 gradi di pendenza, una caratteristica che dovrebbe permettere ai piloti di affrontarle ad una velocità molto più elevata. Ciò nonostante la carreggiata stretta e il disegno tortuoso non facilitano i sorpassi e richiedono un carico aerodinamico medio. La qualifica sarà quindi fondamentale. Per il ritorno di Zandvoort in calendario è stato messo a punto anche un asfalto ad elevato grip realizzato da Shell – Innovation Partner di Scuderia Ferrari – che per le sue prestazioni di eccellenza è stato subito soprannominato “Flying Dutchman”, come da queste parti si usa chiamare ogni pilota particolarmente brillante. Ci sono due zone DRS, tra la curva 10 e la 11 e sul rettilineo principale.

Programma. Le vetture scenderanno in pista venerdì alle 11.30 locali per la prima ora di prove libere, e alle 15 per la seconda. Sabato alle 12 è previsto l’ultimo turno di libere in preparazione alla qualifica delle ore 15. Il 31° Gran Premio d’Olanda valido per il Mondiale di Formula 1 prenderà il via domenica alla stessa ora.

Ferrari Stats

GP disputati 1020
Stagioni in F1 72
Debutto Monaco 1950 (A. Ascari 2°; R. Sommer 4°; L. Villoresi rit.)
Vittorie 238 (23,33%)
Pole position 230 (22,55%)
Giri più veloci 254 (24,90%)
Podi totali 776 (25,36%)

Ferrari Stats GP d’Olanda

GP disputati 29
Debutto 1952 (A. Ascari 1°; G. Farina 2°; L. Villoresi 3°; C. De Tornaco rit.)
Vittorie 8 (27,59%)
Pole position 7 (24,14%)
Giri più veloci 10 (34,48%)
Podi totali 24 (27,59%)

Gran Premio d’Olanda: numeri e curiosità

2. I circuiti nei Paesi Bassi: Zandvoort e Assen. Zandvoort ha una vocazione prevalentemente automobilistica, è stato per anni teatro del Master F3, una delle gare più importanti della categoria, alla pari con il Gran Premio di Monaco e seconda per prestigio solo al Gran Premio di Macao. Assen è invece un tempio della moto, che fin dal 1949 ospita il Dutch TT, la tappa nei Paesi Bassi del Motomondiale.

10. La posizione più arretrata sulla griglia di partenza dalla quale si è vinto nel GP d’Olanda. L’impresa è riuscita a due piloti. Il primo fu René Arnoux, che nel 1983 vinse con la Ferrari 126 C3 numero 28. Per il francese fu la settima e ultima affermazione in Formula 1, la terza con la Scuderia. Due anni dopo a risalire dal decimo al primo posto fu Niki Lauda con la McLaren. Anche nel caso dell’austriaco si trattò del successo conclusivo della sua straordinaria carriera, il venticinquesimo. Per quanto riguarda la migliore rimonta fino al podio, il primato spetta a Jean-Pierre Beltoise, che nel 1968 chiuse secondo con la Matra, alle spalle del compagno Jackie Stewart, dopo essere partito sedicesimo.

18 e 19. L’angolo di inclinazione delle curve 3 e 14 del circuito di Zandvoort. Si tratta di gran lunga delle due paraboliche più pronunciate del Mondiale. Basti pensare che la famosa Parabolica di Monza, che nel weekend del Gran Premio d’Italia sarà dedicata a Michele Alboreto, ha un’inclinazione di appena quattro gradi.

26. La percentuale di territorio dei Paesi Bassi che è sotto il livello del mare. Una catena di dune e dighe lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a rimuovere l’acqua piovana in eccesso.

1500. I ponti di Amsterdam, la capitale dei Paesi Bassi. La città è organizzata su una rete di oltre novanta piccole isole collegate tra loro da un sistema di canali lungo oltre cento chilometri.

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