F1 | GP Olanda, la carta d’identità del tracciato di Zandvoort secondo Brembo

Due frenante in Olanda sono considerate "altamente impegnative" per i freni

F1 | GP Olanda, la carta d’identità del tracciato di Zandvoort secondo Brembo

F1 GP Olanda Brembo – Rivitalizzata dalla sosta estiva, la Formula 1 riparte dai Paesi Bassi, destinati a replicare la marea arancione sulle tribune, certificata dagli oltre 300 mila spettatori dell’anno scorso. Teatro di gara il Circuit Zandvoort che secondo i tecnici Brembo rientra nella categoria dei circuiti poco impegnativi per l’impianto frenante.

In una scala da 1 a 5 si è meritato un indice di difficoltà di 2. Uno dei tratti caratteristici è la presenza delle curve 3 e 14 con un banking di circa 19 gradi, più del doppio del catino di Indianapolis. Ciò si ripercuote sul set up delle monoposto che a sua volta condiziona il funzionamento dei freni. ​

Sei curve di fila usando i freni

In nove delle 14 curve della pista olandese i piloti di Formula 1 impiegano i freni: ma se dalla curva 8 alla curva 13 i freni sono sempre indispensabili, dalla curva 4 alla curva 7 incluse non vengono mai azionati. In un giro i piloti utilizzano i freni per 11,3 secondi, equivalenti al 16% dell’intero GP.

L’estrema scorrevolezza della pista è confermata dalla presenza di un’unica curva in cui i tempi di frenata raggiungono i due secondi e di appena 4 curve con spazi di frenata di almeno 55 metri. Tre sono invece le frenate con un carico sul pedale del freno di oltre 100 kg, eppure dalla partenza alla bandiera a scacchi ciascun pilota esercita un carico di 61 tonnellate e mezzo, quasi come nel GP Austria.

Meno 191 km/h con 141 kg di carico ​ ​​​​

Delle nove frenate del GP Paesi Bassi, due sono considerate impegnative per i freni, tre sono di media difficoltà e le quattro restanti sono light. La frenata più impegnativa è quella alla prima curva perché le auto beneficiano di un rettilineo di 1,1 km e della mancata frenata all’ultima curva: le monoposto si affidano ai freni a 310 km/h e scendono a 118 km/h in soli 119 metri. Per riuscirci i piloti frenano per 2,28 secondi, esercitando un carico sul pedale del freno di 141 kg e affrontando una decelerazione di 4,7 g.

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