F1 GP Monaco | Pirelli, l’analisi del venerdì di libere a Monte Carlo

L'analisi di Pirelli sul venerdì di attività a Monte Carlo

F1 GP Monaco | Pirelli, l’analisi del venerdì di libere a Monte Carlo

F1 GP Monaco – La prima giornata di prove libere del Gran Premio di Monaco si è chiusa con il miglior tempo di Charles Leclerc, che ha sfruttato al massimo la familiarità con le strade del Principato per mettersi davanti a tutti in entrambe le sessioni. Il pilota della Ferrari, nato e cresciuto nel quartiere di Fontvieille, ha iniziato il weekend nel migliore dei modi, facendo segnare un promettente 1’11”964 in mattinata e migliorandosi nel pomeriggio con un 1’11”355. Alle sue spalle, però, la concorrenza si è fatta vedere.

Pirelli, il commento sul venerdì a Monte Carlo

Oscar Piastri ha portato la McLaren a soli 38 millesimi dal tempo di riferimento, dimostrando una competitività che sarà da monitorare nel prosieguo del weekend. Terzo posto per Lewis Hamilton, a sua volta molto vicino con un crono di 1’11”460, mentre Lando Norris, sempre su McLaren, ha chiuso la giornata in quarta posizione in 1’11”677. Le due ore di attività in pista hanno offerto diversi spunti, sia dal punto di vista tecnico che strategico. Le tre mescole portate da Pirelli – C4, C5 e la nuova C6 – sono state impiegate da tutti i team per simulazioni differenziate. La gomma più morbida ha raccolto il maggior numero di passaggi, con 574 tornate completate, seguita dalla Medium (427) e dalla Hard (221). 13 piloti hanno già utilizzato un set di C4, riducendo così le opzioni per la gara, considerato che il regolamento sportivo prevede due cambi obbligatori di pneumatici.

A fornire un quadro tecnico è stato Simone Berra, chief engineer di Pirelli: “È stata una giornata intensa, con molti chilometri percorsi. Era importante osservare il comportamento della C6 dopo il debutto di Imola, e possiamo dire che le indicazioni sono state confermate anche qui. Questa nuova mescola si è dimostrata leggermente più veloce della C5, e con uno o due giri di raffreddamento può recuperare prestazione. Tuttavia, la sua struttura estremamente morbida richiede grande fiducia da parte dei piloti per massimizzarne il potenziale sin dal primo giro”.

Grande incertezza sul sabato

Interessante anche la distribuzione delle scelte mescola durante le sessioni: cinque piloti – tra cui Piastri, Norris, Hamilton, Hadjar e Lawson – hanno utilizzato un set di Medium sia in FP1 che in FP2, a conferma della volontà di esplorare strategie alternative per le qualifiche. Al contrario, tredici altri piloti hanno puntato già su un set di Hard, lasciandone uno solo per la gara. Il manto stradale, parzialmente riasfaltato tra curva 12 e curva 3, ha mostrato un’evoluzione continua dell’aderenza, con tempi migliorati progressivamente durante la giornata.

Rispetto allo scorso anno, tuttavia, i riferimenti cronometrici sono risultati leggermente più alti, complice anche la necessità per i piloti di acquisire gradualmente fiducia in un contesto dove l’errore non è mai perdonato. La qualifica di sabato si preannuncia combattuta, con margini ridottissimi e variabili tecniche ancora da decifrare pienamente. In un tracciato dove la posizione in griglia può decidere l’esito della corsa, ogni dettaglio farà la differenza.

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