F1 | GP Australia: Hamilton “supremacy” nel sabato di Melbourne, ma in gara la Ferrari può riscattarsi

Il campione del mondo imprendibile sul giro secco, ma in casa Ferrari si guarda con ottimismo alla corsa di domani

F1 | GP Australia: Hamilton “supremacy” nel sabato di Melbourne, ma in gara la Ferrari può riscattarsi

La nuova stagione si è aperta nel segno di Lewis Hamilton. Il campione del mondo in carica è stato l’autentico mattatore nel sabato di Melbourne. Infatti, come avvenuto nelle libere disputate ieri, l’alfiere della Stella ha (ri)messo tutti in fila questa volta con una prestazione monstre che gli ha permesso di strappare la prima pole stagionale e dimostrando ancora una volta la sua particolare sensibilità nel giro secco.

L’1’21”164, grazie al quale domani Hamilton scatterà davanti a tutti nel primo GP del 2018, non è solo frutto della brillantezza, e dell’oramai arcinoto bottone magico che garantisce più potenza, alla Mercedes nei giri da qualifica, ma va anche ascritto chiaramente al talento del quattro volte iridato: ancora una volta, nel momento decisivo e cruciale della sessione, l’inglese ha uscito il classico coniglio dal cilindro.

Al tempo stesso però non è assolutamente da condannare (o già da listare a lutto) il weekend della Ferrari. Vero, i sei decimi abbondanti (per la verità quasi sette) di ritardo beccati da Kimi Raikkonen e Sebastian Vettel farebbero storcere il naso e tramortire anche il più ottimista degli ottimisti, ma il duo del Cavallino non ha fatto drammi preparandosi a una gara d’attacco. Simulando, chissà, una partenza sprint, a tutto gas, come quella avvenuta nel 2016, con un esito questa volta (se lo augurano i tifosi ferraristi) chiaramente diverso rispetto a quello di due edizioni or sono.

La vera forza della Ferrari dovrebbe proprio emergere sulla lunga distanza, durante i 58 giri di cui è composta la gara di Melbourne. Lo stesso Vettel, che rispetto al teammate finlandese ha mostrato ancora qualche leggere difficoltà nel feeling con la nuova SF71-H, non ha fatto drammi: “Nel mio ultimo tentativo ho fatto un errore alla curva 13, ma non è un grande problema. La seconda e terza posizione vanno bene per la gara, tendiamo ad essere più vicini la domenica che in qualifica. Oggi la macchina la sentivo prendere vita giro dopo giro”.

Parole cariche di speranza e votate all’ottimismo quelle pronunciate da Seb a margine delle qualifiche, a cui hanno fatto eco quelle di Kimi: “Domani faremo del nostro meglio”.

La sfida dunque è stata lanciata dal duo Rosso ma se, sfortunatamente, domani la corsa della Ferrari non dovesse incanalarsi nei giusti binari, non sarebbe comunque un dramma vista l’atipicità della pista australiana e il responso marginale (è il primo di ventuno appuntamenti) che avrebbe nell’economia di questo lungo campionato.

Non solo Mercedes e Ferrari, ma nella partita (per la vittoria) potrebbe chissà anche entrare prepotentemente la Red Bull che rispetto ai rivali ha optato per una strategia differente (entrambe le “lattine” partiranno con le supersoft, ndr).

Maggiormente con Max Verstappen, che scatterà accanto a Vettel, mentre Daniel Ricciardo partirà qualche fila più indietro per l’infrazione commessa nelle FP2 che gli è costata tre posizioni di penalità.  Ma guai comunque a dare per spacciato l’australiano, come ci hanno insegnato alcune gare del passato…

Insomma, sarà una gara da vivere e da gustare giro dopo giro. E speriamo che a vincere sia proprio lo spettacolo, come avvenuto nello scorso weekend di Formula E e MotoGP.

Piero Ladisa

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