F1 | Ferrari, sarà l’anno buono per porre fine al digiuno di vittorie in Messico?
L’ultimo trionfo risale al 1990 con Alain Prost, poi solamente tre piazzamenti sul podio
Nel corso di questi anni la Ferrari è riuscita ad interrompere autentici tabù su diverse piste come Montecarlo, Montreal, Silverstone, Spa, Monza e Interlagos solo per citarne alcune tra le più importanti. All’appello manca il tracciato Hermanos Rodríguez di Città del Messico, dove domenica andrà in scena il Gran Premio del Messico.
L’ultima volta infatti che la Rossa è salita sul gradino più alto del podio nell’appuntamento messicano risale al 1990, quando il Professor Prost riuscì a trionfare dopo un’incredibile rimonta dalla tredicesima posizione. In quel 24 giugno di ventinove anni fa la festa della Ferrari fu doppia, grazie al secondo posto ottenuto da Nigel Mansell con uno straordinario sorpasso finale ai danni della McLaren di Gerhard Berger all’esterno della mitica curva Peraltada.
Chiusasi con l’edizione 1992 l’esperienza nel Circus, il GP del Messico è tornato in calendario a partire dal 2015 con una configurazione rivista rispetto quella classica. Da allora la Ferrari ha colto in sole tre occasioni la Top 3, con Kimi Raikkonen 3° nel 2017 e 2018 e Sebastian Vettel 2° nel 2018. Nel mezzo il doppio ritiro del 2015 e il podio tolto post gara a Vettel nel 2016, per una penalità assolutamente ingiusta (difesa ‘maschia’ ai danni di Daniel Ricciardo), con il tedesco che mandò letteralmente a quel paese il compianto direttore di gara Charlie Whiting nel team radio conclusivo della corsa dopo le schermaglie in pista con Max Verstappen.
Le prestazioni in crescendo della Ferrari viste nelle ultime gare mettono in condizioni la SF90 di poter lottare anche in Messico per la massima posta in palio, su un tracciato misto dove conta sia la velocità che l’efficienza aerodinamica. Attenzione però alla rarefazione dell’aria (si corre ad oltre 2.000 metri), con la Red Bull pronta ad approfittarne come avvenuto negli ultimi due anni dove ha ottenuto altrettante vittorie. Senza dimenticare l’incognita meteo. La pioggia, prevista nel weekend, potrebbe dare maggiore imprevedibilità andando a rimescolare le carte in pista.
Il Messico sarà anche l’occasione in casa Ferrari per riscattare l’autogol commesso in partenza a Suzuka, dove il doppio start infelice di Vettel e di Leclerc ha di fatto consegnato la vittoria alla Mercedes vanificando così la grande fila prima ottenuta in qualifica. Sarebbe troppo generoso fare ulteriori regali alla concorrenza, visto che a Natale mancano ancora due mesi…
Piero Ladisa
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