F1 | Ferrari, Leclerc sulle difficoltà di Hamilton: “Processo lungo quando ti unisci ad una nuova squadra”

Quella che ha visto protagonista Lewis Hamilton è stata una difficile prima stagione in Ferrari. L’inglese, che ha sposato il progetto tecnico del Cavallino dopo un lungo e vincente rapporto professionale con Mercedes, è stato protagonista di difficoltà evidenti alla guida della Rossa che purtroppo lo hanno condizionato anche dal punto di vista dei risultati se si escludono la pole position e la vittoria ottenute nella Sprint Race di Shanghai.

Discutendo delle difficoltà del neo compagno di squadra, con quest’ultimo che ha pagato un ritardo di 86 punti in classifica generale, Charles Leclerc ha sottolineato come dal proprio punto di vista sia difficile dare consigli a una figura come Hamilton per lo status che rappresenta. Anche perché lo stesso Leclerc non si è mai trovato a dover effettuare un così drastico cambiamento, non solo a livello di squadra ma anche di cultura.

“Il mio compito è ovviamente massimizzare tutto ciò che posso fare sotto il mio controllo – ha dichiarato Leclerc, citato da Autosport – E ci sono già così tante cose su cui sono concentrato per me stesso e per il team, per cercare di assicurarmi che la mia guida si adatti all’auto nel miglior modo possibile. È ovviamente difficile per me dedicare del tempo anche per aiutare Hamilton. ​​E poi Lewis ha ottenuto molto più di quanto io abbia mai fatto. ​​Non ho davvero alcun consiglio da dargli”.

Il monegasco, proseguendo con il proprio intervento, ha detto: “È sicuramente un lungo processo ogni volta che ti unisci ad una nuova squadra. ​​Voglio dire, non ricordo nemmeno cosa significhi entrare a far parte di una nuova squadra. ​​Sono otto anni che sono in Ferrari. Quindi so come funziona. ​​E ovviamente tutto sembra molto naturale. ​​Ma per Lewis, è ancora una novità anche dopo un anno”.

Leclerc, completando il discorso, ha aggiunto: “I processi sono completamente diversi, il modo in cui hai la visione, la squadra, il modo in cui lavori. ​​Quindi ci vuole ancora un po’ di tempo per abituarsi a tutto questo”.