F1 | Ferrari, Leclerc condizionato dalla mancanza di ritmo con le gomme dure
"Conferma i punti deboli della nostra macchina, quando usciamo dalla finestra ottimale perdiamo troppo tempo", ha detto il monegasco
Quella all’Hermanos Rodriguez di Città del Messico è stata una gara difficile per Charles Leclerc. Una corsa che per il monegasco si è messa subito in salita, sia per una partenza non certo efficace (Verstappen ha sopravanzato entrambe le SF-23 che partivano dalla prima fila, ndr) che per l’incidente che lo ha visto protagonista alla staccata di curva 1 con la Red Bull di Sergio Perez.
Una situazione che ha complicato il Gran Premio del Messico di Leclerc che, nonostante un ottimo ritmo avuto con le medie nella primo stint, non è riuscito ad essere competitivo dopo la seconda ripartenza montando le dure. Una situazione di difficoltà che, ancora una volta, ha mostrato le lacune della monoposto del Cavallino con le coperture dalla banda bianca.
Leclerc non è riuscito a difendere il secondo posto dagli attacchi della Mercedes di Lewis Hamilton, con l’inglese che – approfittando della mescola di vantaggio – è riuscito a sopravanzare la SF-23 numero 16 di Leclerc accumulando diversi secondi di vantaggio (oltre nove) dal momento del sorpasso fino alla bandiera a scacchi.
“Penso che confermi nuovamente i punti deboli della nostra macchina – ha dichiarato Leclerc, nella conferenza stampa post GP del Messico -E ogni volta che usciamo dalla finestra ottimale dell’auto, perdiamo troppo tempo. Ed è esattamente quello che è successo con la gomma dura. All’inizio pensavo che avrei potuto fare un buon lavoro una volta effettuata la sosta. Ma poi c’è stata la bandiera rossa, le gomme si sono raffreddate, siamo tornati in pista e il feeling non era lo stesso e non sono riuscito a ritrovare confidenza con le gomme”.
Leclerc, completando la propria disamina, ha aggiunto: “È stato un peccato perché il ritmo su medie era buono. Ma esamineremo, ancora una volta, il comportamento con le dure per cercare di capire cosa è andato storto e per migliorarlo in futuro. Ma penso che nel breve periodo non ci siano grandi soluzioni. Penso che ogni volta che siamo, come ho detto, un po’ fuori dalla finestra ottimale, perdiamo troppo tempo”.
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