F1 | Ferrari, Hamilton: “C’è una vera e propria aura attorno all’abitacolo, è un vero privilegio”
Su Vasseur: "Fred è l'uomo giusto, mi ha portato in questa squadra gli devo molto"

Il 2025 ha regalato al mondo della Formula 1, e a quello del motorsport in generale, quello che può essere definito il colpo di mercato del secolo: l’approdo di Lewis Hamilton in Ferrari.
Il sette volte campione del mondo, che ha deciso di sposare il progetto tecnico del Cavallino nella parte conclusiva della propria carriera, ha però finora riscontrato diverse difficoltà al volante della Rossa che non hanno permesso al 44 di instaurare il feeling con la vettura.
Hamilton, intervistato dal canale inglese Channel 4, ha discusso dell’emozione che prova ogni qualvolta che entra nell’abitacolo della sua Rossa.
“È incredibile, molto speciale – ha dichiarato Hamilton – Ogni volta che entri è la stessa cosa. Come ogni volte che indossi la tuta rossa ed entri nel garage, vedi i ragazzi e vedi la macchina e ti abbassi per entrarci: è qualcosa di speciale. C’è una vera e propria aura attorno all’abitacolo quando sali a bordo e pensi a tutti gli altri piloti che lo sognavano e non hanno potuto farlo: è un vero e proprio privilegio”.
Hamilton, continuando con la propria analisi, ha aggiunto: “In realtà non avevo grandi aspettative, sono arrivato con mente aperta. Alla fine dello scorso anno andavano davvero bene, quindi ci si aspettava continuità. Alla fine dell’anno scorso erano subito dietro alla McLaren, se tutto fosse andato nel verso giusto, avrebbero dovuto riprendere da lì ma così non è stato. Probabilmente gli ingegneri del team dovrebbero affermare che è peggio di quanto si aspettassero, iniziando la stagione in maniera approfondita per poi tornare dove meritiamo di essere. Penso che nell’ultima gara abbiamo iniziato a mostrare la nostra velocità e il nostro ritmo, ed è fantastico”.
L’inglese, parlando poi del team principal Frederic Vasseur, ha esternato il proprio punto di vista: “Fred è l’uomo giusto, mi ha portato in questa squadra gli devo molto. Abbiamo vinto insieme nel 2006 e nel 2005 in Formula 3 e GP2. Gli sono molto grato per aver creduto in me e per avermi voluto portare in squadra: perché è stato lui a rendere possibile tutto questo. Quando arrivi in una squadra, vedi quanto è grande un’organizzazione, come è impostata la struttura, e lo fai con un occhio diverso. A differenza di chi è lì da parecchio tempo, vedi il positivo e il negativo molto chiaramente. Penso che Fred sia la persona giusta per portarci in testa. Sto lavorando il più durante possibile per supportarlo e apportare i cambiamenti necessari”.
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