F1 | Ferrari e l’ipotesi di una nuova struttura in Gran Bretagna: Ted Kravitz avverte e lancia l’allarme

Ted Kravitz ha commentato la recente indiscrezione su un nuovo hub della Scuderia Ferrari in Gran Bretagna

F1 | Ferrari e l’ipotesi di una nuova struttura in Gran Bretagna: Ted Kravitz avverte e lancia l’allarme

F1 Ferrari – La stagione 2025 si sta rivelando complessa per la Scuderia Ferrari, che fatica a trovare risposte convincenti a un rendimento ben lontano dalle aspettative. Il team, reduce da un 2024 chiuso a soli 14 punti dal titolo Costruttori, si ritrova ora fuori dai giochi iridati con largo anticipo. Le sconfitte accumulate nelle prime gare hanno allontanato ogni possibilità di successo, lasciando Lewis Hamilton e Charles Leclerc fuori dalla corsa al titolo già prima della pausa estiva.

Con la pressione in aumento, a Maranello si ragiona su più fronti. Nell’immediato, gli ingegneri stanno cercando di correggere i problemi legati alla sospensione posteriore, componente chiave nel comportamento della vettura. Senza contare che le difficoltà sono state aggravate da un assetto più prudente introdotto dopo la squalifica di Hamilton a Shanghai, causata dal superamento del limite minimo di altezza da terra. Una scelta conservativa, ma che sta limitando il potenziale prestazionale della monoposto.

Ferrari, Kravitz avverte sulla scelta di un nuovo hub

Inoltre, accanto al lavoro tecnico, prende corpo una riflessione più ampia sul modello organizzativo. Secondo quanto rivelato da Nico Rosberg, Ferrari starebbe valutando l’apertura di un polo tecnico nel Regno Unito, con l’obiettivo di accedere alle competenze specialistiche presenti nell’area di riferimento del motorsport mondiale. L’idea, se confermata, segnerebbe una svolta strategica rilevante, ma anche potenzialmente rischiosa. A ricordarlo è stato Ted Kravitz, voce autorevole di Sky Sports F1, che ha riportato l’attenzione sull’esperienza vissuta tra la fine degli anni ’80 e gli anni ’90, quando Ferrari affidò la progettazione a John Barnard creando un centro operativo a Guildford, nel Surrey. “All’epoca fu un’iniziativa complicata – ha spiegato Kravitz durante The F1 Show – le difficoltà logistiche e la mancanza di integrazione con Maranello portarono molti a considerarla un fallimento».

La sede britannica, denominata Ferrari Design and Development, fu voluta da Barnard, che rifiutò di trasferirsi in Italia. Il progetto non riuscì mai a decollare davvero, frenato da tagli di budget, scarsa comunicazione interna e visioni divergenti tra progettisti e management. Oggi, però, l’evoluzione delle tecnologie di comunicazione potrebbe offrire nuovi margini di successo.

Il caso del team Racing Bulls, impegnato a costruire un proprio hub tecnico nel Regno Unito pur mantenendo la sede in Italia, sarà un banco di prova interessante per valutare la tenuta di modelli misti. Per Ferrari, l’eventuale apertura di una sede oltreconfine rappresenterebbe una scelta coraggiosa. Ma, come sottolineato da Kravitz, sarà essenziale evitare gli errori del passato. Perché la tradizione non basta, se non è accompagnata da una struttura all’altezza delle sfide moderne.

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