F1 | Ecclestone: “Per Hamilton non sarà facile in Ferrari, sosterranno Leclerc”

Bernie Ecclestone mette in guardia Lewis Hamilton, in vista della prossima sfida professionale che vedrà il sette volte campione del mondo diventare un nuovo pilota della Ferrari a partire dal 2025. Il 94enne manager inglese, che con il suo modo di fare business ha letteralmente trasformato il campionato del mondo di Formula 1 dandogli mai avuta in precedenza cedendo il Circus nel 2017 agli americani di Liberty Media, ha esternato il proprio punto di vista sulla scelta di Sir Lewis di approdare a Maranello.

Per Ecclestone infatti Hamilton, che in Ferrari prenderà il posto di Carlos Sainz formando quella che sulla carta appare la migliore line up in circolazione con Charles Leclerc, potrebbe avere delle difficoltà di convivenza all’interno della squadra. Leclerc, secondo il parere del Supremo, saprà privilegiato rispetto allo stesso Hamilton essendo un pilota cresciuto nell’Academy del Cavallino.

“Non credo che sarà facile per Lewis. Soprattutto in quella squadra – ha dichiarato Ecclestone, intervistato da Daily Mail – Sosterranno Charles Leclerc. È veloce ed è cresciuto lì. Non lo scaricheranno per nessuno”.

Mister E, continuando con il proprio pensiero, ha detto: “Tuttavia, dal punto di vista di Lewis, potrebbe non essere stato un errore unirsi alla Ferrari. Non poteva più rimanere in Mercedes. O lui ha rinunciato a loro o loro hanno rinunciato a lui. Non avrebbero fatto molto per tenerlo, quindi è meglio che sia andato via”.

L’ex patron del Circus, parlando sempre di Hamilton in rosso e di eventuali exit strategy dell’inglese, ha aggiunto: “Dal punto di vista finanziario dovrebbe rinunciare a molto. È un grosso problema, anche se sospetto che le clausole bonus scritte nel suo contratto siano lì per farlo sentire bene piuttosto che pensare alla realtà. Per John Elkann, la persona per cui corre, è stata una questione di grande ego. Pensava di essersi assicurato il ragazzo migliore che il mondo avesse mai visto. Quando lo ha ingaggiato non c’era nulla che indicasse che si sbagliava in quella valutazione. Se sia ancora contento di questo è un’altra storia. Solo il tempo lo dirà”.