F1 | Dalla sconfortante Baku alla “speranza” Singapore, Ferrari e le ultime chiamate all’appello

Il tracciato cittadino di Marina Bay potrebbe rappresentare per la Rossa una delle pochissime chance per eliminare lo zero dalla casella vittorie 2025

F1 | Dalla sconfortante Baku alla “speranza” Singapore, Ferrari e le ultime chiamate all’appello

Altro giro, altra corsa. Dopo Baku non restano oramai tante piste dove la Ferrari potrebbe, il condizionale è più che mai d’obbligo in questi casi, togliere il deprimente zero alla voce delle vittorie stagionali.

Maranello è l’unico top team ad oggi a secco di successi in un campionato dove, tra mille difficoltà, anche Mercedes e Red Bull sono salite sul gradino più alto del podio riuscendo a sfruttare nel migliore dei modi le occasioni in quei weekend in cui la McLaren è apparsa umana e non esente da errori.

Una delle ultime chiamate per la Rossa, sempre che possano essere definite tali vedendo le evidenti criticità mostrate a Maranello in questi nove mesi, è Singapore dove il Circus sarà impegnato in questo weekend.

Proprio a Marina Bay, due anni fa, la scuderia del Cavallino conquistò una straordinaria vittoria con Carlos Sainz che rivestì i panni del fine stratega non permettendo a Lando Norris di effettuare l’attacco decisivo ai danni della SF-23 numero 55 dovendosi a sua volta difendere dalle Mercedes.

Ma da allora ne è passata di acqua sotto i ponti di Maranello che dall’ottimo campionato vissuto lo scorso anno, dove la squadra capitanata da Frederic Vasseur ha lottato di fatto ad armi pari con McLaren fino all’appuntamento conclusivo di Abu Dhabi per il Costruttori, è  stata travolta dalla depressione attuale per una vettura anonima mai seriamente in lotta per qualcosa di importante.

La Ferrari giunge a Singapore dopo un mediocre weekend azero, dove le due SF-25 non sono andate oltre due mesti piazzamenti a margine della zona punti venendo tra l’altro precedute anche dalla Racing Bulls di un ottimo Liam Lawson.

A catturare l’attenzione mediatica sulle Rosse è stata la strategia, che non ha avuto benefici dal punto di vista sportivo, riguardante lo “swap position” tra Charles Leclerc e Lewis Hamilton. Un focus che evidenzia la piattezza prestazionale delle due SF-25 sulle rive del Mar Caspio.

Archiviata Baku come atipiche mancano all’appello solamente piste come Singapore appunto e Las Vegas, dove la Ferrari potrebbe tentare di indorare una pillola che resta amarissima.

Ma alla fine il “vinceremo l’anno prossimo” è uno slogan che i tifosi del Cavallino, purtroppo per loro, ascoltano da svariato tempo come una stucchevole cantilena. Sarebbe ora di cambiare musica.

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