F1 | Binotto: “In Ferrari bellissima sfida, la squadra aveva bisogno di essere rilanciata”

Il 2022 è stato l’anno che ha segnato l’addio di Mattia Binotto alla Ferrari, con l’ingegnere italo-svizzero che ha deciso di concludere la sua lunga e formativa esperienza con il Cavallino che lo ha portato fino al timone della Gestione Sportiva di Maranello. Binotto, che dallo scorso 1 agosto è rientrato in Formula 1 capo del progetto Audi, in una lunga intervista concessa al Corriere della Sera ha ricordato i quasi 30 anni passati a Maranello dove è stato sostituito da Frederic Vasseur.

Binotto, discutendo del suo periodo da team principal Ferrari apertosi nel 2019 come post Arrivabene e conclusosi tre anni dopo, ha sottolineato la sfida che lo ha visto protagonista in rosso. Da parte dell’ingegnere di Losanna non è mancato un pensiero sull’attuale lavoro di Vasseur.

“Sono stati ventotto anni nei quali ho ricevuto molto – ha dichiarato Binotto –  Mi sento fortunato ad aver preso parte ad una storia straordinaria, a un periodo di vittorie fantastiche alle quali ho contribuito. Se poi penso all’esperienza da team principal è stata una bellissima sfida: c’era una squadra reduce da anni difficili che aveva bisogno di essere rilanciata. Dovevamo ricostruire le basi per un’organizzazione solida puntando anche sui giovani talenti”.

Parlando del suo bilancio in rosso: “Momenti molto belli, ma anche errori, dai quali s’impara sempre. Nel complesso un periodo molto positivo”.

Binotto, discutendo poi della Ferrari del suo successore, ha detto: “Fred ha saputo proseguire il progetto all’insegna della continuità, non ha rivoluzionato un’organizzazione strutturata e funzionale. Ha fatto anche scelte sue, ma lo ripeto: se la Ferrari vince sono contento perché conosco il team e so quanta fatica è stata spesa per portarlo a un certo livello”.