F1 | Alpine, Szafnauer fiducioso sulla validità del contratto di Piastri

Per il TP della scuderia francese la vicenda Piastri ricorda quella di Button, conteso tra Williams e BAR a metà anni 2000

F1 | Alpine, Szafnauer fiducioso sulla validità del contratto di Piastri

L’Alpine non intende minimamente allentare la presa sul caso Piastri. Infatti la scuderia francese, che ha scelto l’australiano come sostituto di Fernando Alonso che dal prossimo anno sarà un nuovo pilota Aston Martin, ritiene che il contratto sottoscritto con il proprio giovane pilota sia da ritenersi valido a tutti gli effetti come ha ribadito Otmar Szafnauer.

A tal proposito il team transalpino ha chiesto l’intervento del Contracts Recognition Board della FIA, con l’incontro previsto nella giornata di lunedì, per chiarire la posizione contrattuale di Piastri.

Siamo fiduciosi che Oscar abbia firmato con noi a novembre e ci sono alcune cose presenti nel contratto – ha dichiarato Szafnauer, citato da Formula1.com – Raramente mi piace parlare dei dettagli dei contratti dei piloti, ma posso dire che la scadenza del 31 luglio che leggo di continuo non è presente nel contratto che ha firmato. E la durata del contratto è fino al 2024 con opzione a fine 2023. Sto parlando di queste cose, ma all’interno c’è molto di più”.

Il TP dell’Alpine ha poi aggiunto: “Prima di fare l’annuncio ho parlato con Oscar, era al simulatore. Sono andato a trovarlo, ha sorriso ed è stato contento e quindi abbiamo rilasciato la nota molto rapidamente. Come ho scoperto la posizione di Piastri? Attraverso i social. Oscar è tornato a Enstone, sta guidando al nostro simulatore e continuiamo a prepararlo in maniera non diversa dal passato. Il rapporto non è vacillato e continua. Penso che andare al CRB sia il logico passo successivo quando credi di avere un contratto, un contratto valido, con un pilota mentre lui ha firmato qualcos’altro”.

Quanto è accaduto con Piastri ha fatto venire alla mente di Szafnauer un altro episodi del passato che lo vide protagonista: “Mi è capitato di essere presente quando accadde a Jenson Button che firmò per la Williams, ma la BAR Honda fece giustamente leva sulla propria opzione. Jenson voleva andare alla Williams, BAR ha vinto al CRB e poi ha avuto un ottimo rapporto con Jenson culminato in un campionato del mondo (nel 2009, quando la squadra divenne BrawnGP, ndr). Anche se quello è stato l’anno dopo che la Honda se n’è andata, ma in pratica era la stessa squadra”.

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