Ericsson: “Lo stress ha influenzato il mio 2015”

Il pilota Sauber ha ammesso di aver patito il confronto con Nasr

Ericsson: “Lo stress ha influenzato il mio 2015”

Passato alla Sauber grazie ai milioni di dollari garantiti dal cognome illustre Marcus Ericsson, in modalità bilancio stagionale, ha cercato di dare una motivazione agli appena 9 punti conquistati contro i 27 del compagno e debuttante Nasr.

“Venivo da un anno difficile alla Caterham dove ero sempre in fondo griglia e anche se è dura ammetterlo la mia fiducia era diventata pari a zero – ha confidato ad Autosport – Entrare nel team di Hinwil è stato un bel cambiamento e decisamente un grande passo avanti. Ecco perché in particolare nella prima fase del campionato ogni qualvolta scendevo in pista, nel tentativo di dimostrare le mie capacità, finivo per strafare. Lo stress prendeva il sopravvento e mi portava a spingere troppo”.

“Volevo sempre stare davanti a Felipe e se non ci riuscivo mi incaponivo e questo alla fine creava una sorta di effetto valanga – la spiegazione dello svedese – Verso il Gp del Canada con la squadra abbiamo provato a capire cosa non funzionava ed è emerso che era il mio approccio mentale, ossia pure nelle sessioni di libere cercavo di mostrare la mia competitività non focalizzandomi invece su qualifiche e gara, che poi era ciò che contava”.

“Solo quando ho cominciato a concentrarmi solo su me stesso e la ricerca dell’assetto le cose hanno ripreso a girare facedomi sentire più calmo” – la riflessione conclusiva del 25enne di Kulma.

Chiara Rainis

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