Ecclestone: “I top team dovrebbero aiutare i piccoli”
Per il boss del Circus manca la volontà al sacrificio
Per la prima volta nella sua vita sportiva Bernie Ecclestone ha fatto il mea culpa. Lo storico evento è accaduto ad Austin durante un meeting con tutti i costruttori per discutere i mali del Circus e i motivi che hanno portato le piccole Caterham e Marussia a fallire a tre gare dal termine del mondiale.
“Il problema è che ci sono troppi soldi probabilmente mal distribuiti forse a causa mia, ma come spesso accade quando vengono fatti degli accordi al momento della stipula la soluzione presa sembra la migliore – ha dichiarato il Capo Supremo della F1 – Se l’azienda fosse stata di mia proprietà avrei preso strade diverse, ma io lavoro per delle persone che su questo business ci devono guadagnare, quindi l’unico intervento che mi viene in mente è far aprire gli occhi a chi dispone di grosse risorse e fargli versare parte del compenso relativo alla prestazione per tentare di sollevare le sorti dei team più deboli. Io mi impegnerei a fare lo stesso, tuttavia non è come prendersi una pastiglia per curare l’influenza. Qui c’è bisogno di volontà. Chi è in questo sport dovrebbe davveri mostrarsi disposto a fare dei sacrifici per il bene dello sport permettendomi così di pagare tutti i debiti”.
Chiara Rainis
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