Dramma Schumacher, il sospettato del furto della cartella era tedesco
L'accusato lavorava a capo del settore amministrazione presso la società di elisoccorso
Si tinge di giallo il dramma che vede come protagonista Michael Schumacher. Il sette volte campione del mondo sta affrontando un lungo periodo di riabilitazione presso una clinica specialistica di Losanna dopo essere stato in coma per oltre 5 mesi a seguito della rovinosa caduta sugli sci dello scorso 29 dicembre. A fine giugno, proprio in occasione dello spostamento del tedesco dall’Ospedale Universitario di Grenoble alla clinica svizzera, viene rubata la sua cartella clinica, poi proposta a differenti testate giornalistiche per una cifra che si aggirava attorno ai 50 mila euro. Un vano tentativo visto che la polizia svizzera è riuscita a risalire al pc da cui le email erano state spedite, individuando tra i colpevoli un impiegato della Rega, la società di elisoccorso contattata da Corinna, per organizzare proprio il trasferimento del marito.
L’uomo è stato trovato impiccato nella sua cella la settimana scorsa. Nonostante le prime indiscrezioni, che volevano che il fermato dalla procura di Zurigo fosse svizzero, in queste ultime ore si è fatta forte l’ipotesi che il sospettato, accusato del tentativo di vendere la cartella clinica di Michael Schumacher sia tedesco. Secondo quanto ha riportato il quotidiano Schweiz am Sonntag, l’uomo lavorava a capo del settore amministrazione presso la società di elisoccorso contattata dalla famiglia dell’ex ferrarista. Secondo le prime indiscrezioni, l’uomo era un 54enne che viveva con la fidanzata nel cantone svizzero di San Gallo.
“Non ha mai parlato di problemi di soldi, non ho mai notato cambimenti nel suo carattere e sono sicuro che non sarebbe stato capace di un gesto del genere”, ha confidato al quotidiano un amico dell’accusato. E il caso inevitabilmente si tinge di giallo. L’uomo si è ucciso sopraffatto dal senso di colpa oppure è stato zittito perché sapeva troppo su una vicenda dalle mille ombre?
Eleonora Ottonello
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