Domenicali: “La Ferrari ha fiducia in Fry”
Fra i tanti temi toccati nella chiacchierata fra Stefano Domenicali e i giornalisti presenti a Wrooom Summer 2011 non poteva mancare la valutazione sulle reali chance che ha la Scuderia di lottare per il successo iridato in questa stagione. “Cerco sempre di pensare positivo” – ha risposto il Team Principal della Ferrari.
“Crediamo nelle nostre possibilità e lo faremo fintantoché l’aritmetica ce lo consentirà. Certo, dobbiamo vincere delle gare e, magari, qualcosa potrà cambiare. Lo avremmo potuto già fare in quest’ultimo scorcio di stagione ma sappiamo com’è andata e perché. Peraltro, con i se e con i ma non si cambia nulla quindi è meglio concentrarci sul futuro. La squadra condivide questo spirito e ha reagito nella maniera giusta ad un difficile inizio di stagione, caratterizzato da un’importante ristrutturazione organizzativa. Non sono io quello che negherà che i risultati migliori della seconda parte dell’anno sono figli anche di chi, come Costa, adesso non è più nella squadra ma sono anche il primo a riconoscere che l’impatto che Fry ha avuto nel suo nuovo ruolo è stato molto positivo e ha dato una bella accelerata alle cose. Pat ha la possibilità adesso di dimostrare le sue capacità, di impostare il lavoro secondo la sua metodologia: lo vedo molto motivato e ho grande fiducia in lui. Ora l’organico rimane sostanzialmente stabile: se poi ci sarà la chance di prendere qualcuno di veramente valido bene ma il vero segreto è trovare la giusta combinazione fra le persone, i ruoli e i caratteri dei singoli. Ad esempio, vedo un’ottima relazione fra Pat e Nikolas Tombazis, cui dà il suo supporto di straordinaria esperienza un uomo straordinario come Rory Byrne, che continua ad essere preziosissimo pur lavorando ormai da diversi anni part time.”
Domenicali ha gettato uno sguardo anche a lungo termine per quanto riguarda la crescita della squadra: “La Formula 1 è cambiata tantissimo negli ultimi cinque anni. Siamo passati da un periodo in cui l’intensità della spesa era lo strumento principale per arrivare al successo ad uno in cui le spese sono limitate così come lo sono gli organici. Noi avevamo già iniziato questo processo di cambiamento ancor prima dell’ultimo biennio ma forse è vero che i successi ottenuti da questo gruppo negli anni 2007 e 2008 (due titoli Costruttori e uno Piloti) hanno reso inconsciamente le persone un po’ più restie al cambiamento, com’è naturale che accada quando si è vincenti. Per il futuro, sarà importante sempre di più il rapporto con le università per identificare i giovani talenti da far crescere all’interno della squadra e anche per i meccanici sarà fondamentale creare una vera e propria scuola dei mestieri. Credo che questa sia la chiave per la Scuderia dei prossimi dieci anni piuttosto che prendere la strada di avere una squadra B. Peraltro, già oggi possiamo far crescere delle persone, almeno in alcuni settori come il motore e il cambio, grazie ai nostri team clienti.”
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