Alonso: “Cinque podi per vincere il titolo”

Alonso: “Cinque podi per vincere il titolo”

Nel paddock di Marina Bay illuminato dalla luce artificiale, Fernando Alonso ha incontrato ieri, come da consuetudine del giovedì, i giornalisti. Come già successo nelle ultime gare, la prima domanda fatta allo spagnolo è stata sulle sue ambizioni mondiali.

“Possiamo avere una monoposto veloce ovunque nelle rimanenti gare”, ha affermato il pilota della Scuderia Ferrari Marlboro. “Potremmo non avere la macchina più veloce nelle curve più lente, o magari in termini di velocità di punta, ma nel complesso abbiamo un pacchetto molto competitivo su tutti i tipi di circuito e in tutte le condizioni. La speranza è che questo aspetto sia d’aiuto nelle prossime gare”.

E alla specifica domanda su cosa debba personalmente fare per vincere il titolo, Fernando non ha dato una risposta ovvia. “Mi piacerebbe saperlo”, ha sorriso il pilota spagnolo. “Se salissimo cinque volte sul podio nelle prossime cinque gare, allora potremmo essere molto vicini al titolo, perché nessuno tra i top team è stato costante. Tutti hanno avuto degli alti e bassi. Webber, che è in testa, ha una media di 14 punti per gara, il che significa che se finisse sempre al terzo posto nelle prossime corse coglierebbe più punti rispetto alla media con cui conduce la classifica. Dobbiamo avere buone gare, perché in questo momento della stagione un mancato arrivo al traguardo, oppure un ritiro, vorrebbe probabilmente dire addio al campionato. Dobbiamo finire tutti i Gran Premio sul podio. Questo GP ha la stessa importanza delle rimanenti gare, pur avendo vinto a Monza. Singapore è importante per la Ferrari per mantenere alta la motivazione della squadra. Non si può realmente considerare la situazione punti a ogni corsa, e credo che tutti i piloti in lotta per il titolo saranno aggressivi e prenderanno dei rischi. Alla fine tutto dipenderà dal pacchetto complessivo che abbiamo a disposizione, dal set-up della monoposto, e dagli aggiornamenti che possiamo portare”.

Il pilota spagnolo ha poi spiegato la sua preparazione per questa gara notturna. “Non ho una preparazione speciale per questa corsa, a parte rimanere legati al fuso orario europeo, che è così per tutti, svegliandosi a mezzogiorno. Per quanto riguarda l’umidità, è vero, è molto alta, e poi c’è la visibilità, differente con la luce artificiale. Per prepararsi a questo, dopo aver lasciato la pista pratichiamo altri sport di notte per allenare gli occhi a reagire velocemente in tali condizioni, oltre che per adattarsi all’umidità”.

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