Senna vs Prost: Suzuka ’88 – Ayrton contro tutti

Il primo titolo mondiale del brasiliano

Senna vs Prost: Suzuka ’88 – Ayrton contro tutti

La stagione 1988 fu un monologo McLaren. La coppia Senna-Prost monopolizzo per tutta la stagione la prima fila dello schieramento,al sabato, e i due gradini più alti del podio, la domenica. A scanso di guasti o incidenti non vi era speranza per le altre vetture. D’altronde era un binomio perfetto: i due piloti più forti con le vetture più veloci. Situazioni che raramente si ripropongono.

Era il primo anno di Senna alla McLaren, e i due piloti erano davvero affiatati e pronti a lavorare insieme per trionfare. Così fecero, e si ritrovarono da soli in testa al mondiale, costretti o a vincere o a sottostare al proprio compagno di squadra. Questo fu solo l’inizio di una lunga rivalità.

Fatto sta che la prima chance di vincere il mondiale si presentò al brasiliano in Giappone. Senna arrivava con 75 punti mentre Prost ne aveva 72. Vincendo, Senna avrebbe trionfato e conquistato l’iride.

Al sabato la prima fila fu tutta McLaren, con primo Senna e secondo Prost. Ma il brasiliano non era per nulla tranquillo. La sua pole era solo merito di un errore di Prost, e questo dimostrava che le due vetture erano completamente alla pari, e il risultato non era per nulla scontato. D’altro canto Prost non dormiva sonni tranquilli: doveva per forza precedere Senna, altrimenti neanche l’ultima gara sarebbe stata utile per la conquista del titolo. La pressione era incredibile.

Alla domenica si respirava la stessa aria tesa. In più vi era l’incognita del meteo: dei gran nuvoloni carichi di pioggia si avvicinavano al circuito, e a tratti sembravano avanzare veloci, e a tratti sembravano andarsene. Insomma prima della partenza erano tutti con il naso all’insù a scrutare il cielo, alla ricerca di un indizio che facesse capire come si sarebbe evoluta la situazione.

I colpi di scena non mancarono da subito. Al via il motore della McLaren di Senna lo lasciò fermo, spegnendosi subito dopo lo spegnimento dei semafori. Mentre il brasiliano si sbracciava in mezzo alle vetture che gli sfrecciavano di fianco, Prost prendeva il comando cercando di guadagnare da subito. Sfruttando la pendenza del rettilineo di Suzuka, Senna riuscì a riaccendere il motore della sua vettura e si rimise disperatamente in corsa in quattordicesima posizione.  A quel punto la gara sembrò compromessa, ma il brasiliano sfoderò la grinta e la tenacia di un leone, e tutte quelle qualità che resero la sua gara veramente fantastica. Al quarto giro sopravanzò ben tre vetture mandando in visibilio la folla sulle gradinate e tutto il popolo brasiliano.

Quando cominciò a piovere si verificarono le condizioni metereologi che Senna preferiva. E in quel momento fu solamente una lezione di guida per tutti. Si gettava in sorpassi e doppiaggi a ogni giro, e per alcune tornate arrivò a recuperare bel 4 secondi a giro su Prost. Dal canto suo il francese aveva cercato di prendere il largo, ma il pilota della March, Ivan Capelli, aveva mantenuto il suo passo e aveva ingaggiato un duello con lui, facendogli perdere tempo.

“And Senna tries to go through on the inside!!!”[Murray Walker]
“Senna por dentro, Prost por fora! Ayron Senna do Brasil!!!”

Al ventottesimo passaggio sul rettilineo principale, sfruttando il traffico causato dai doppiati, Senna prese la scia di Prost e si infilò all’interno, in uno spazio che andava diminuendo per la manovra di difesa di del francese. I due quasi si toccarono ma alla fine la spuntò il brasiliano passando primo alla prima curva. Per circa 10 giri fu ancora una lotta di nervi tra i due piloti del team inglese, che battagliavano a suon di giri veloci. Alla fine però un problema al cambio tradì Prost e lo costrinse a rallentare, mentre la pista andava sempre di più bagnandosi. Alla fine anche il mago della pioggia, in testa alla corsa, alzò il braccio chiedendo che la gara fosse interrotta, ma si andò avanti per i restanti 5 giri.

“Ho visto Dio ed è stato lui a guidarmi. Ho avuto segnali precisi dei suoi desideri e del suo potere. Qualcuno adesso non mi crederà e magari ci riderà sopra, ma io non posso non dire la verità. Ho guidato sapendo che Lui mi voleva campione del mondo e quando, concentrato al massimo, ho affrontato una curva a 180 gradi, ho visto lo sua immagine in cielo e ho capito che ce l’avrei fatta. È stato meraviglioso questo contatto con Dio.”[Ayrton Senna]

Ayrton Senna diventò per la prima volta campione del mondo di Formula 1 diventando un idolo e un eroe nazionale in Brasile, e un fenomeno agli occhi di tutti gli spettatori che guardarono quel Gran Premio.

“Oggi ho vinto qualcosa di più di una gara di Formula 1. Sono molto contento, ma credo di meritare questo titolo per tutti i sacrifici che ho fatto durante la mia carriera. Ringrazio Dio di avermi dato la forza di arrivare dove ho sempre desiderato.”[Ayrton Senna]

Senna VS Prost

Matteo Bramati.

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