Venghino siori venghino, il Circus apre i cancelli

Venghino siori venghino, il Circus apre i cancelli

Cercasi Diogene disperatamente. O, almeno, qualche suo degno erede. Per chi non lo sapesse, il personaggio in questione e' stato un filosofo nell'antica Grecia, terra ricca di tradizione in questo senso. La peculiarita' di Diogene era quella di girare seminudo con una lanterna in mano. E, a chi gli chiedeva cosa cercasse, soleva rispondere "cerco l'uomo". Non siamo pervasi da pulsioni di questo tipo, sia chiaro, e infatti ci limitiamo a richiedere l'intervento di un lontano discendente qualunque. Quello che vorremmo da lui, in sostanza, e' che ci aiutasse a trovare il bandolo di quella matassa formata da acciaio, carbonio e carte bollate chiamata F1. Vorremmo insomma che ci spiegasse bene cosa sta succedendo, perché francamente credo che in molti tra appassionati, curiosi o semplici osservatori abbiano perso la bussola.

Negli ultimi mesi abbiamo assistito ad un can can di modifiche regolamentari reali o virtuali, eventi, novita', proposte, tali da far impazzire anche il piu' scafato degli addetti ai lavori. In questa sede non pretendiamo di fare un resoconto completo né, tantomeno, abbiamo la presunzione di ergerci a giudici supremi di quanto sta accadendo. Ci piacerebbe solo far notare, umilmente e in punta di piedi, l'andamento sempre piu' irrazionale che sta prendendo la massima espressione della tecnologia automobilistica.

Partirei proprio da questo. Massima espressione della tecnologia automobilistica. Una responsabilita' da far tremare i polsi. Una palestra, si diceva una volta (parole dello stesso Mosley!) dove sperimentare soluzioni da applicare alla grande produzione. Bello, lodevole. Ma riflettiamo un attimo. Cosa non puo' assolutamente mancare in una vettura moderna? Soluzioni come l'ABS, gli airbag, l'ESP… capolavori di sicurezza passiva. Rigorosamente NON arrivati dalla F1. Che pero', dal canto suo, controbatte con sospensioni attive, ali flessibili, telemetria bidirezionale, traction control, fino agli ultimi KERS e (ma, vivaddio, non e' ancora detto) motore unico. Dispositivi esportati con successo nella produzione automobilistica di massa, fino alle utilitarie da casalinga (con il massimo rispetto per chi queste auto le fa e per chi le guida, sia chiaro!). Come dite? Non vi risulta? Bene, significa che anche voi percepite che qualcosa non va. Vabbe', potrete sempre argomentare, quantomeno lo spettacolo sara' stato divertente, per chi lo guardava. Anche in questo caso, giudicate voi quanto le sopracitate soluzioni tecniche (elencate a caso, e' bene precisare) abbiano contribuito ad aumentare il tasso di emozioni nella F1 degli ultimi 15 anni.

In compenso, pero', a lievitare sono state le spese, con i piccoli team privati pian pianino soppiantati dalle Grandi Case (il maiuscolo, ohibo', e' simbolo di deferenza), che hanno cannibalizzato o semplicemente soffocato squadre storiche. Tyrrell, Brabham, Arrows, Benetton, Jordan, Ligier, tanto per citarne alcune (sempre qui a caso). Il tutto con il beneplacito (anzi, con la soddisfazione) di una Federazione impegnata, nel migliore dei casi, a lottare per tenersi quanti piu' denari possibili dalla spartizione dei diritti televisivi, conscia che le spalle dei team rimarranno coperte proprio per via del legame con le case madri.

Dopo aver fatto piazza pulita di quasi tutti i privati, pero', ci si accorge che qualcosa non va. Troppi soldi spesi, crisi economica, rigurgito moralista. Che inventarsi? Ma si', facciamo il motore unico! Tanto cosa vuoi che importi alla Ferrari di correre con un motore Renault, o alla Mercedes di montare un BMW! Chissenefrega! Ripetiamo sottovoce tutti insieme: massima espressione della tecnologia automobilistica. Chi fa umilmente e rispettosamente notare che a questo punto sarebbe stato piu' onesto (e di buon senso) permettere anche l'acquisto di vetture complete, per cercare di diminuire la dipendenza dai Grandi Gruppi favorendo il ritorno di squadre satellite per rimpolpare la griglia, non viene degnato di risposta.

O meglio (!!!), viene gettato nella mischia il KERS, il dispositivo che permette il recupero dell'energia cinetica dissipata in frenata. Bella innovazione, con un occhio alla tecnologia sostenibile. Peccato, anche qui, che lo sviluppo di questo sistema costi fior di quattrini alle squadre, che si trovano a dover spendere e spandere ingenti risorse per restare aggrappati al treno della competitivita'. Forse in tutto questo il gesto piu' elegante e' stato quello della Honda. Da due anni paladina del pianeta e dell'ambiente (www.myearthdream.com), ha deciso che vista questa escalation era meglio chiamarsi del tutto fuori, evitando cosi' di continuare ad inquinare come tutti gli altri team, brutti sporchi e cattivi. Dall'oggi al domani, beninteso. Le cose o si fanno per bene o non si fanno. Ma tant'e'… se il tracollo economico che ha colpito il pianeta (e di riflesso l'industria automobilistica, le case e i team) non interessa alla Federazione, perché proprio la Honda dovrebbe difendere a spada tratta il proprio posto nel Circus?

La FIA, anzi per meglio dire l'accoppiata Max&Bernie, ha del resto il suo bel daffare a partorire proposte innovative come l'assegnazione delle medaglie al posto dei punti, per aumentare lo spettacolo e i duelli. Obbrobrio al limite del paranormale, ad opinione di chi scrive: fuori luogo, fuori tempo e fuori posto. I signori Prost, Lauda, Fangio (vado a caso) sentitamente ringraziano. Ma, del resto, se ripensiamo che in passato vennero proposte, tra le altre, l'adozione della gomma all-weather per ogni condizione meteo oppure la rotazione dei piloti nell'arco del Campionato su tutte le vetture, capirete che poteva addirittura andarci peggio.

In conclusione di questo sgangherato sproloquio, che non ha la pretesa di essere nient'altro che il flusso confusionario dei pensieri del sottoscritto, la richiesta che porgeremmo al discendente del buon Diogene (se mai dovessimo trovarlo) e': "Potrebbe, cortesemente, aiutarci a capire CHE DIAVOLO STA SUCCEDENDO?????". E scusate per l'intrusione indebita.

Manuel Codignoni
www.f1grandprix.it

Ps. un'ultima considerazione: visto tutto quello che sta accadendo, una nota di merito va ancora una volta al buon David Coulthard, che ha saggiamente deciso di lasciar perdere questo baraccone prima del patatrac. David, sei sempre stato un passo avanti a tutti, ce ne accorgiamo solo ora. O no?

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in News F1

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati