Trulli: ''La crisi Toyota? Colpa delle gomme''

Trulli: ''La crisi Toyota? Colpa delle gomme''

L’analisi e' tagliente, ma le conclusioni lasciano spazio all’ottimismo. Jarno Trulli, pilota pescarese da quattro stagioni al servizio della Toyota, ha deciso di lasciarsi definitivamente alle spalle il periodo forse piu' buio vissuto dalla scuderia giapponese, coinciso con gli ultimi due Mondiali di F1. Un esempio su tutti. Lo scorso anno il team ha chiuso il campionato costruttori con 13 punti all’attivo.

Davvero pochi se paragonati agli 88, messi in cassaforte nel 2005, o anche solo i 35 dell’annata precedente. "Credo che in Toyota abbiano sottovalutato l’effetto di alcuni cambiamenti (regolamentari) sulla resa della monoposto," si legge sul sito in lingua tedesca Motorsport-total.com. "Diventa vero in particolar modo quando parliamo dei pneumatici (alla fine del 2005 la francese Michelin ha annunciato il proprio ritiro dall’ambiente, lasciando la Bridgestone fornitore unico, ndr). Quest’ultimo fattore ha avuto un impatto forte su di noi".

Per Jarno, che in passato ha corso con una squadra prestigiosa come la Renault di Flavio Briatore, la TF108 "e' profondamente differente dalle vetture che l’hanno preceduta, da lei aspettiamo un rendimento di gran lunga migliore. Il lavoro svolto dai nostri ingegneri e' stato veramente duro, confidiamo nel fatto che siano riusciti a compiere un significativo passo in avanti". Il 16 marzo prossimo, sul tracciato di Melbourne in Australia, Trulli festeggera' undici anni di permanenza nella classe regina dell’automobilismo.

Un’avventura iniziata sotto l’esperta guida di Giancarlo Minardi, sette Gran Premi con la scuderia omonima. E ad ogni nuovo start la domanda che si ripresenta puntuale. "Mi si chiede sempre se la stagione al via puo' rappresentare un momento chiave nella mia carriera ed io ogni volta replico che in F1 non c’e' un campionato piu' importante di un altro. Anche se i risultati non sono quelli che attendevi, devi dare il meglio e non far mancare il tuo impegno. Dopo due Mondiali difficili, ho fame, voglio tornare in corsa. Nel 2005 lottavamo per il podio, desidero replicare quei livelli di competitivita'. Sarebbe una buona cosa finire regolarmente a punti e sperare, perché no?, in un piazzamento fortunato tra i primi tre".

Ottavia Molteni

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