Toyota in Canada con ottimismo dopo la delusione di Monaco

Toyota in Canada con ottimismo dopo la delusione di Monaco

Questo week-end la Panasonic Toyota Racing attraversa l'Atlantico per il Gran Premio del Canada, l'unica gara nordamericana di questa stagione. Il circuito semipermanente Gilles Villeneuve di Montreal, che ospita la Formula 1 dal 1978, si trova sull'isola di Notre–Dame sul fiume San Lorenzo e rispetto a qualsiasi altra pista di Formula 1 richiede un eccezionale raffreddamento dei freni, dato che i suoi 4,361 km sono caratterizzati da veloci rettilinei interrotti da chicane e dal lentissimo tornantino Virage de Casino. Il Gran Premio del Canada e' di buon auspicio per la Toyota, che qui nelle ultime tre stagioni ha sempre tagliato il traguardo in zona punti, e anche per Timo Glock, che proprio a Montreal e' arrivato settimo al suo debutto in Formula 1 nel 2004. Il team arrivera' in Nord America con un impianto frenante sviluppato appositamente per questa gara e con una buona preparazione, grazie ai test del mese scorso effettuati sul Paul Ricard nella configurazione di Montreal, quindi con tutte le premesse per guadagnare altri punti da aggiungere ai nove che gia' ha in classifica costruttori.

Jarno Trulli (vettura 11)

“Montreal e' una delle citta' piu' belle tra quelle che ospitano la Formula 1 e non vedo l'ora che arrivi questo week-end. La pista e' fantastica e si respira un'atmosfera incredibile: la citta' brulica di persone davvero entusiaste per la Formula 1 e il circuito e' piuttosto bello ma non eccessivamente impegnativo. Questa combinazione rende la gara una delle mie preferite, anche se a Montreal non ho mai avuto troppa fortuna, soprattutto l'anno scorso quando la mia corsa e' stata rovinata dall'incidente di Robert Kubica. Spero che questo week-end vada meglio; il pacchetto e' completamente diverso da quello di Monaco e credo che possiamo ottenere buone prestazioni; va detto pero' che anche il pacchetto di Monte Carlo era valido, a dispetto del risultato ottenuto, compromesso dalle condizioni meteo e dal traffico. Il mio obiettivo e' tornare a guadagnare punti e penso che abbiamo ottime possibilita'.”

Timo Glock (vettura 12)

“Non dimentichero' mai il mio primo Gran Premio nel 2004, quando sono arrivato settimo in Canada: e' stata un'esperienza fantastica e sono molto orgoglioso di quei due punti ottenuti al debutto. Su questa pista ho guidato anche nel 2005 in Champ Car arrivando secondo; in effetti ho quasi vinto la gara, e la seconda posizione e' stata il miglior risultato della stagione. Finora sulla pista di Montreal ho sempre ottenuto buone prestazioni, ho un bel record da difendere, quindi spero di ottenere un altro risultato positivo: di certo abbiamo una vettura in grado di arrivare in zona punti! Per quanto riguarda le caratteristiche del circuito, Montreal e' tutto un susseguirsi di chicane, che si affrontano arrivando velocissimi e frenando a fondo; la sollecitazione sui freni e' massima, pero' noi siamo preparati, quindi non credo avremo problemi. A Monaco la delusione e' stata tanta, perché potevamo guadagnare punti e invece le cose sono andate diversamente, ma ormai dobbiamo lasciarci Monte Carlo alle spalle e pensare solo a dare il meglio nella prossima gara.”

Pascal Vasselon – Direttore generale telai

“Per me Montreal e' una delle gare piu' belle della stagione, con una fantastica atmosfera probabilmente seconda soltanto a quella di Monte Carlo. Il circuito e' piu' o meno di tipo cittadino, e visto che viene utilizzato raramente, di solito e' caratterizzato da poca aderenza. Naturalmente dopo Monaco modificheremo il pacchetto aerodinamico, passando dalla configurazione a massima deportanza a una configurazione con un carico aerodinamico medio–basso. Inoltre per questa gara apporteremo alcuni miglioramenti alla vettura, sviluppando l'impianto frenante per ottenere prestazioni migliori. La questione piu' impegnativa dal punto di vista tecnico riguarda il raffreddamento dei freni, perché le vetture affrontano le chicane rallentando in brevissimo tempo da velocita' molto elevate, quindi i freni sono sottoposti a sollecitazioni estreme che innalzano la temperatura a livelli critici. Comunque sono sicuro che cio' non costituira' un problema e sono anche fermamente convinto che possiamo migliorare rispetto alla gara di Monaco che ha grandemente deluso tutto il team.”

Toyota F1

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