Toyota F1: Q+A con Timo Glock

Toyota F1: Q+A con Timo Glock

Le foto della Toyota TF108
Contestualmente alla presentazione della Toyota TF108, Timo Glock risponde a numerose domande sulle sue prospettive.

Che cosa ha provato quando e' stato scelto come pilota del Panasonic Toyota Racing?
È stato un momento speciale per me perché diventare un pilota di Formula 1 a tutti gli effetti e' stato il mio obiettivo degli ultimi anni e sono felice di averlo raggiunto. Ho lavorato duro negli ultimi anni per avere questa opportunita' e devo ringraziare il team per la fiducia che mi ha accordato. Sono certo che lavoreremo bene insieme.

Che impressione le ha fatto il team durante le prove che ha effettuato a dicembre?
Lavorare con il team e' stato molto interessante, abbiamo lavorato bene insieme. Dal momento in cui ho incontrato i ragazzi nello stabilimento di Colonia per le misurazioni del posto di guida mi sono subito sentito a mio agio. Il lavoro e' stato interessante e divertente. Il team lavora bene e mantiene tutto sotto controllo, non ci sono mai momenti di panico e la concentrazione e' sempre al massimo e credo che questo sia importantissimo.

Come si trova a guidare senza il traction control?
Ho guidato senza traction control a Jerez a dicembre, ma devo dire che per me e' abbastanza normale perché anche in GP2 si guida senza. Non e' un grosso problema, anche se naturalmente in una vettura di Formula 1 e' tutto un po' diverso. Personalmente sono curioso di poter guidare senza gli ausili per il pilota e credo che il nuovo regolamento mi si addica.

Come si sentira' quando si trovera' per la prima volta sulla linea di partenza di un Gran Premio di Formula Uno in Australia?
Non vedo l'ora. Sara' un momento importante ed emozionante per me, ma come sempre saro' pronto e concentrato per cercare di ottenere il miglior risultato possibile in gara. La Formula 1 e' leggermente diversa dai campionati ai quali ho preso parte fino ad ora, soprattutto perché dovro' cimentarmi contro 21 tra i migliori piloti al mondo, ma il mio compito, ottenere il massimo dalla vettura a disposizione, sara' sempre lo stesso.

Quale e' la sua esperienza dei circuiti della Formula 1?
Conosco quasi tutti i circuiti del calendario. Conosco molto bene i circuiti europei grazie alla partecipazione al Campionato GP2 ma anche per l'esperienza fatta nel 2004 come test driver della Jordan. In quella stagione ad alcuni team e' stato consentito di schierare tre vetture il venerdi' e pertanto ho avuto modo di provare quasi tutti i circuiti, e questo mi facilita leggermente le cose. Ci sono due o tre circuiti che per me sono completamente nuovi, ma di solito imparo rapidamente e i nuovi giochi per computer sono molto utili per familiarizzare con i nuovi circuiti! Non dovrebbe essere un problema.

Quali sono i suoi obiettivi per il 2008?
Voglio avere la stagione piu' positiva possibile. Vorrei avere la continuita' necessaria per aiutare la squadra a migliorare la posizione in classifica. Il mio primo obiettivo sara' quello di lottare regolarmente nella zona punti e credo di essere in grado di farlo.

Lei e' ottimista sul futuro del Panasonic Toyota Racing?
Molto ottimista. Lo stabilimento di Colonia e le risorse a disposizione sono di prim'ordine. La Toyota ha un potenziale immenso, tutto viene trattato con la massima professionalita' e il team ha la determinazione necessaria per ottenere i risultati. La sfida che dovremo affrontare sara' restare uniti e concentrati sull'obiettivo per conseguire i risultati desiderati. Sono molto fiducioso.

Sente la pressione di essere un nuovo pilota di un team prestigioso come il Panasonic Toyota Racing?
Come pilota hai sempre la pressione di riuscire a far bene. Quando ho gareggiato in Champ Cars e GP2 l'obiettivo per me era mettermi in mostra per meritare un'altra possibilita' in Formula 1. Credo di aver dimostrato di meritarla e ora voglio consolidare la mia appartenenza all'élite della Formula 1. Sono fiducioso di poter riuscire anche in questo nella prossima stagione. Come pilota di auto da corsa sei sempre sottoposto a un gran numero di pressioni ma non ti devi far condizionare piu' di tanto.

Sara' facile per lei riabituarsi a correre in F1?
Anche se non gareggio in Formula 1 dal 2004, ho provato regolarmente e non credo che mi ci vorra' molto per riabituarmi. Mi ritengo fortunato perché nella mia carriera ho avuto modo di correre in diversi campionati, ma il mio obiettivo e' sempre stato quello di diventare un pilota di Formula Uno a tempo pieno. Sono convinto che le esperienze acquisite nelle serie minori mi abbiano reso piu' forte, sia come pilota che come uomo.

Quanto e' stato importante per lei la vittoria nel campionato GP2?
Naturalmente tornare in Formula 1 come campione in GP2 e' un vero onore per me e mi incoraggia molto vedere di cosa sono stati capaci altri campioni di GP2 come Nico Rosberg e Lewis Hamilton. In fin dei conti, arrivare primo o secondo in GP2 non avrebbe fatto molta differenza per quanto riguarda i miei piani o le mie prospettive di approdare in Formula 1, ma vincere il titolo e' stato un risultato estremamente positivo e un momento veramente speciale per me.

Toyota

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