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Sauber: “Siamo competitivi grazie al buon bilanciamento, non per le gomme”

Gli exploit stagionali di Sauber, Lotus e Williams in questa stagione non sarebbero dovuti a un caso ma a una precisa scelta aerodinamica. E’ questa la tesi del direttore tecnico della scuderia elvetica Matt Morris.

“La finestra di funzionamento per le gomme non è diventata più piccola”, ha spiegato il tecnico della Sauber al periodico tedesco Auto Moto und Sport. “Non è colpa delle gomme questa incertezza nelle prestazioni, si tratta invece della finestra di lavoro delle vetture che è cambiata”, ha sostenuto Morris. Concorda il suo capo Peter Sauber: per il patron della scuderia, “I top team hanno sottovalutato la perdita del vantaggio che i diffusori soffiati e le ali anteriori flessibili avevano precedentemente dato loro e il minore carico influisce sulla temperatura delle gomme”.

Anche Helmut Marko, consulente della Red Bull e braccio destro del suo fondatore Dietricht Mateschitz, ha dovuto ammettere che l’impatto delle gomme sulle prestazioni è stato sopravvalutato: “La Sauber sembra capire molto bene i pneumatici e quasi per tutto il tempo di gara”, mentre il direttore sportivo della Pirelli Paul Hembery sostiene che non è vero che i top team non “capiscono” le gomme. “Si tratta solo di una questione di equilibrio”. Secondo il giornalista tedesco Michael Schmidt, “Lotus, Sauber e Williams non brillano a causa di trucchi speciali, ma a causa di ben vetture bilanciate e di una buona aerodinamica”. Sapranno i big copiare l’impostazione tecnica delle scuderie minori? Finora a fare la differenza è stata solo la maggiore esperienza dei top team: è grazie all’astuzia e alla maggiore scaltrezza che McLaren e Red Bull hanno vinto due volte, e la Ferrari una. Ma se non corrono ai ripari, presto la lista di piloti vittoriosi in gara per la prima volta potrebbe allungarsi.

Lorena Bianchi

Guarda i Commenti (10)

  • Effettivamente quest'analisi non e' proprio campata per aria. Se ci pensiamo, queste scuderie hanno avuto parecchi problemi con gli scarichi soffianti (anche la Ferrari se proprio vogliamo dirla tutta...) e, in special modo, la Williams. Secondo me Lotus, Williams e Sauber hanno concentrato il massimo sforzo nel cercare il carico ed il bilanciamento aereodinamico puro, senza artifici vari, dato dalla mera efficienza del telaio.
    Semplice considerazione la mia, pero' il ragionamento fila.

    • L'anno scorso la Sauber era l'unica squadra da mezza classifica in su che non ha utilizzato gli scarichi soffiati spiegando che non avrebbero sprecato risorse a studiarli visto che quest'anno sarebbero stati vietati.

      • Il che vuol dire che si sono concentrati a trovare carico in maniera alternativa, non ne convieni?

      • Ne convengo. Il mio commento era per aggiungere un ulteriore argomentazione a quello che avevi scritto tu in precedenza.

      • ;) in aggiunta a quanto riportato nell'articolo secondo me una piccola delusione viene dalla Force India. Specie dopo quanto visto nei test invernali almeno un piazzamento a podio c'era da aspettarselo.

  • Io non sono troppo convinto che sia così, ma non sono nè un aerodinamico, nè un esperto di meccanica. Questo potrebbe spiegare una parte di ciò che è successo quest'anno, ma non può essere la spiegazione di tutto.

    Rispetto allo scorso anno è cambiata l'aerodinamica, ma sono cambiate molto pure le gomme. Io credo che la compresnione ed il giusto utilizzo di queste abbia ancora più importanza. Naturalmente sono dei settori collegati e non si possono scindere.

    • Concordo, anche perché se così fosse come dicono, come mai la Sauber in due GP è entrata in crisi totale di gomme e gli altri no? Accaduto lo stesso alla Renault a Montecarlo, li dove gli altri le gomme non le bruciavano.

  • Lorena, lo sai che Matt Morris è Chief Designer e non ü assolutamente direttore tecnico?

    Sono due cose, moooolto diverse!

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