Robert Kubica: “Silverstone è una delle piste che i piloti di F1 preferiscono”

Robert Kubica: “Silverstone è una delle piste che i piloti di F1 preferiscono”

Quello che abbiamo davanti è un Robert Kubica che nutre speranze per questa gara ma che allo stesso tempo è realista e rimane coi piedi per terra pensando alle prestazioni della sua comunque buona Renault.

Robert, Silverstone è uno dei circuiti storici per la Formula 1. Quanto è divertente per voi piloti?

“E’ un circuito emozionante, estremamente divertente e soprattutto le prime 6/7 curve sono davvero particolari da percorrere con le F1 attuali. Quest’anno sono state apportate delle modifiche e abbiamo una parte nuova di tracciato: l’ho potuto osservare sia in Internet che in occasione della gara del motomondiale e mi pare abbastanza irregolare, parecchio diverso dal suo predecessore ma questo non abbatte i nostri umori. Silverstone è uno dei circuiti sui quali un pilota ama correre perché puoi portare in pista davvero tutta la potenza della tua vettura”.

Quale tipo di gara vedi per la tua Renault?

“ Difficile da dire. Silverstone è una pista dove trovare l’equilibrio della vettura e il giusto settaggio è molto complicato perché è un misto di curve veloci e lente. Venerdì sarà importante vedere quali vantaggi ci porterà il nuovo pacchetto di aggiornamenti”.

In termini di competitività, dove collochi la Renault attualmente?

“A Valencia eravamo molto vicini alle Ferrari, ma non correvamo al 100%. Nella prima parte di gara mi trovavo vicino a Felipe e il mio ritmo era di poco più lento del suo e sappiamo anche che le Renault sono più deboli in qualifica. Non posso dire dove siamo rispetto gli altri perché è difficile giudicare: Silverstone è una pista molto diversa da Valencia e da Montreal. Dobbiamo necessariamente aspettare e vedere perché tutti hanno apportato aggiornamenti alle loro vetture, noi compresi”.

Siamo esattamente a metà campionato e tu sei sesto in classifica generale. Quali riflessioni hai da fare su questa prima parte di stagione?

“Tutti i piloti desiderano vetture competitive. Sapevamo quali erano i nostri limiti, abbiamo affrontato parecchi problemi durante i test invernali e siamo arrivati in Australia sperando di entrare almeno nella top-ten, mai farsi troppe illusioni. A parte il Bahrain, le nostre qualifiche sono sempre andate bene e la mia peggior posizione è rappresentata da un settimo posto.

Per quanto mi riguarda sono soddisfatto del lavoro che è stato fatto sulla vettura perché tutti stanno dando anima e corpo per migliorare la vettura e piano piano riduciamo il gap che ci divide dagli avversari e quando dico che tutti stanno lavorando davvero sodo non intendo solamente i ragazzi in pista, ma anche tutte le persone che lavorano in fabbrica. Possiamo davvero essere tutti orgogliosi per il nostro lavoro svolto fin qui”.

Eleonora Ottonello

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