Philippe Bianchi: “I piloti hanno paura di parlare”

Il papà di Jules accusa nuovamente la FIA di superficialità

Philippe Bianchi: “I piloti hanno paura di parlare”

Lo scorso weekend a Montecarlo la famiglia di Bianchi aveva fatto pervenire alle varie FOM, FIA e Manor ex Marussia la notifica di un’azione legale nei loro confronti per la scarsa chiarezza e lo scarica barile successivi al tragico incidente occorso il 5 ottobre 2014 sotto il diluvio di Suzuka.

Questa settimana papà Philippe, sin dal principio battagliero alla ricerca della verità, ha rilasciato un’intervista a Sky Sports Uk che farà certamente discutere.

“Purtroppo i piloti hanno paura di parlare soprattutto se davanti alle telecamere. In passato diversi di loro sono venuti a rincuorarmi affermando il loro disappunto per l’atteggiamento della Federazione e sostenendo l’assenza di errori da parte di mio figlio” – ha detto.

“Io avevo molto rispetto per il pannello chiamato a giudicare l’episodio e tra cui figuravano Ross Brawn e Stefano Domenicali, tuttavia essendo vicino al vertice del Circus se n’è fatto influenzare” – ha proseguito.

“Non mi possono venire a raccontare che si è trattato di uno sbaglio di Jules. Non è giusto. La gara non doveva partire. Non c’erano le condizioni per la troppa presenza di acqua in pista e per la poca visiblità” – il parere del francese.

“Se poi pensiamo ai conseguenti interventi per implementare la sicurezza è la prova che allora l’organizzazione si era comportata in maniera superficiale…”.

Chiara Rainis

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