Per il Brasile la F1 non è più una priorità nelle competizioni

Lo sostiene il Presidente della CBA che esorta a guardare altrove

Per il Brasile la F1 non è più una priorità nelle competizioni

Per il presidente della Confederaçao Brasileira de Automobilismo (CBA) Cleyton Pinteiro la sua nazione, patria di campioni come Ayrton Senna, Nelson Piquet ed Emerson Fittipaldi e di discreti piloti come Felipe Massa e Rubens Barrichello, non guarda più al Circus come ad un riferimento primario per quanto concerne le competizioni ma ha spostato l’attenzione altrove.

“Oggi il Brasile è presente in quasi tutte le categorie mondiali – il suo pensiero espresso a Globoesporte – Ha un automobilismo nazionale forte che remunera bene i suoi ragazzi e dà un ritorno agli sponsor, quindi la domanda è la F1 è davvero così interessante? Felipe Nasr o Luis Razia non sono presenti non per mancanza di talento o soldi, ma semplicemente perché non l’hanno ritenuta l’opzione migliore. Il nostro Augusto Farfus è vice campione DTM, sempre nel 2013 abbiamo vinto la 500 miglia di Indianapolis e un altro nostro rappresentate ha lottato per il campionato Indy fino all’ultima gara. Questi sono solo alcuni esempi a dimostrazione che il motorsport non deve essere limitato alla massima serie”.

Chiara Rainis

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