Magnussen: “Sono un pilota, non un politico”
Il danese rischia di restare senza sedile nel 2017
Con l’annuncio di Nico Hulkenberg come titolare per la prossima stagione in Renault, e i contatti tra Enstone e Valtteri Bottas, si fa sempre più precaria la posizione di Jolyon Palmer e Kevin Magnussen. Quest’ultimo, pur avendo portato alla Renault 7 degli 8 punti raccolti finora dal team, rischia di restare appiedato nel 2017.
Il danese, che nel 2014 aveva debuttato in Formula 1 con la Mclaren ottenendo il podio già nella gara d’esordio, ammette di non essere particolarmente nei giochi “politici” indispensabili per garantirsi un ruolo nel Circus. “Non sono bravo nel gioco politico – ha detto Magnussen – Sono un pilota, non cerco di portare gi elettori dalla mia parte. Sono qui per correre e guidare veloce, che è quello che mi piace e che mi sento bravo a fare”.
Anche il padre di Magnussen, Jan, ha avuto una carriera piuttosto breve nella massima serie, con 24 GP disputati di cui uno con la Mclaren e gli altri con la Stewart. Ed è proprio ai suoi famigliari che Kevin rivolge un ulteriore pensiero. “Ogni volta che lascio la mia famiglia penso ‘ne vale la pena?’ È difficile stare così tanto lontano. Quando non si vince e le cose non vanno bene, come ora, questi pensieri si hanno sempre più spesso. Ma se un giorno sarò sul gradino più alto del podio saprò che è valsa la pena” ha concluso il danese.
Lorenzo Lucidi
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