Il Gran Premio del Brasile 2013 potrebbe essere l’ultimo ad Interlagos
Ecclestone chiede lavori di ammodernamento
Bernie Ecclestone ha minacciato gli organizzatori del Brasile, avvisandoli che in caso di mancati aggiornamenti al circuito Interlagos potrebbero perdere il diritto di ospitare il Gran Premio del Brasile.
Lo chief executive della F1 ha dichiarato al giornale O Estado de Sao Paulo che il Gran Premio del Brasile 2013 (ultimo della stagione) potrebbe essere davvero l’ultimo Gran Premio sul circuito di Interlagos.
“Le promesse di Interlagos riguardanti gli aggiornamenti non sono state rispettate. E i sentimenti e le relazioni che ho per la gara non bastano più”.
L’ottantaduenne ha dichiarato che non può continuare a spingere gli altri circuiti ad aggiornarsi e non considerare il Brasile che ha (a detta di Ecclestone) è la peggiore pista del calendario in termini di strutture.
“Di sicuro la pista è una delle migliori al mondo, ma le strutture per il pubblico e per i teams sono le peggiori del calendario”.
“Non è come qui (Shanghai, ndr), ma deve almeno rispettare le nostre necessità operative”.
“Non possiamo continuare a spingere le altre piste a modernizzarsi mentre Interlagos rimane la stessa anno dopo anno”.
Ecclestone ha dichiarato che le strutture per i teams sono così inadeguate che le squadre devono organizzare i meetings nei vari garage. “E’ una cosa che non si vede nemmeno nei circuiti cittadini come Monaco, Melbourne e Montreal” ha insistito.
Il magnate inglese ha dichiarato che l’amministrazione locale deve onorare le promesse fatte riguardanti la modernizzazione la sede del Gran Premio.
“Non mi aspetto dei cambiamenti per quest’anno. Ma se il circuito non sarà in regola l’anno prossimo noi non andremo a San Paolo nel 2014” ha dichiarato Ecclestone.
“Dobbiamo sapere prima dove andare, se a San Paolo o in un’altra città del Brasile”.
Ecclestone infatti ha già fatto un viaggio a Santa Catarina lo scorso anno, dove ha ascoltato dei piani per un nuovo circuito di F1, naturalmente progettato da Hermann Tilke.
Infatti ha ammesso: “Confesso di essere stato colpito dalla voglia di queste persone di far partire il loro progetto. Credo che se gli dovessimo dare il “semaforo verde” loro inizierebbero i lavori immediatamente”.
Alla domanda riguardante l’autenticità delle minacce a Interlagos, Ecclestone ha risposto: “Se non saranno pronti non darò alcun tempo aggiuntivo per effettuare i miglioramenti”.
“Sono stanco delle promesse. Ricordo che il Brasile è lo stesso stato che non avrà uno stadio pronto per la Coppa del Mondo quando quello stadio dovrà ospitare appunto la competizione”.
“E sarà la stessa cosa anche per la F1; non ci sarà una gara a San Paolo e forse nemmeno in Brasile perchè non ci sono altri circuiti”.
Stefano Rifici
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