GP USA di F1: i promotori rischiano sanzioni in caso di forfait
Nel 2012 gli Stati Uniti dovrebbero riavere un loro Gran Premio di Formula in Texas, ad Austin, ma se gli organizzatori non riusciranno a completare il circuito in tempo rischiano delle sanzioni da parte di Bernie Ecclestone.
Il patron del Circus e la compagnia Tavo del promoter Hellmund hanno annunciato un mese fa la firma di un contratto decennale per riportare la Formula Uno in America ad Austin ma da più parti si sostiene che il 2012 sia una data troppo ottimistica per la realizzazione di un circuito da zero.
Recentemente era stata anche messa in dubbio l’esistenza di finanziatori reali ma patron Bernie ha subito smentito assicurandone la presenza e la nazionalità: sarebbero tutti americani.
L’accordo prevede delle penali in caso di ritardi nella costruzione: “E’ quello che dice il contratto” ha ammesso Ecclestone, che di fronte al possibilità di saltare la gara dice: “Potrebbe rivelarsi costosa per Tavo. Abbiamo delle clausole penali, anche se non vorrei usarle”.
Tuttavia il grande vecchio della Formula Uno rimane fiducioso circa la riuscita del progetto e invita ad esprimere giudizi solamente davanti al fatto compiuto: “Non lo sapremo fino a quando non lo faranno -in riferimento alla richiesta di posticipare la gara-. Si potrebbe dire che non ho potuto correre i cento metri in sette secondi, ma fino a quando non lo proverò non si potrà sapere”.
Roberto Ferrari
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