Ferrari SF15-T: analisi tecnica
Scopriamo i segreti della nuova Rossa
E’ stata presenta ieri mattina, sul sito web della Ferrari, la nuova vettura che dovrà rilanciare le ambizioni della scuderia di Maranello. La vettura, la Ferrari SF15-T, è una chiara evoluzione della vettura della scorsa stagione anche se, alcune zone, soprattutto a livello meccanico, sono state completamente riviste.
Il telaio è rimasto invariato e per rispettare il nuovo regolamento tecnico è stato utilizzato un muso molto lungo con un’estremità molto arrotondata. Nella zona inferiore il muso ha una sagomatura a “V” per cercare di alleviare la zona ad alta pressione che si viene a generare.
L’ala anteriore è stata cambiata nella disegno e nelle soffiature presenti sulle derive verticali. Confermati, per ora, gli upper flap a tre elementi con piccolo deviatore di flusso per incanalare il flusso d’aria nella zona esterna degli pneumatici.
Al posteriore l’ala è la stessa utilizzata nel finire di stagione che presenta un WingLets con la parte terminale in versione “ortogonale”. Questa soluzione, in teoria, dovrebbe incrementare la deportanza generata dall’ala in quanto va a ridurre i vortici di estremità che riducono la spinta verticale verso il basso ed incrementano la resistenza all’avanzamento.
A livello meccanico, la vettura, conserva una sospensione anteriore di tipo pull rod anche se, gli ingegneri diretti da James Allison, hanno cambiato completamente i cinematismo per cercare di rislvere i problemi di inserimento curva della monoposto.
Il triangolo superiore della sospensione, per ragioni aerodinamiche, è stato carenato mentre quello inferiore, sembra avere la forma a diapason seguendo una linea dettata dalla Mercedes W05 dello scorso anno.
Anche al posteriore, è stata mantenuto lo schema pull rod ma anche qui, i cinematismi sono stati cambiati. Meglio aspettare i test in pista per effettuare analisi più dettagliate in questa zona.
Il semiasse è carenato per cercare di guadagnare downforce al posteriore grazie alla rotazione del semiasse (effetto Magnus)
Le fiancate sono in linea con quelle della F14-T, nonostante siano stati cambiati i radiatori che non sono più composti da microtubicini in quanto, questa soluzione, aveva creato dei problemi aerodinamici. Viste lateralmente le fiancate si presentano alte nella parte iniziale per poi scendere nella parte terminale.
Il posteriore presenta una forma a Coca Cola abbastanza stretta ma non a livello di quanto visto ieri sulla McLaren.
Sotto l’airscope,è stata realizzata una piccola presa d’aria aggiuntiva per andare a raffreddare qualche componente interna della Power Unit o il radiatore dell’olio del cambio.
Confermata la soluzione monopilone per il sostegno dell’ala posteriore con il monkey seat direttamente agganciato al pilone di sostegno. Soluzione che ricorda molto quella usata dalla Lotus nella passata stagione.
Novità anche nella zona del diffusore che, sulla SF15-T, ha una forma molto simile, concettualmente, a quello della Red Bull. Questo potrebbe significare che la vettura, potrebbe utilizzare, in questa stagione, un assetto picchiato. Questo lo potremo capire soltanto vedendo la monoposto girare in pista.
Sull’endplate dell’ala posteriore è presente una piccola “tapparella” prima delle classiche feritoie. La Ferrari potrebbe utilizzare questo accorgimento per migliorare l’efficienza del diffusore nella generazione di carico deportante, nonché una miglior pulizia dello strato limite sulla paratia riducendo i vortici di estremità.
Ora attendiamo i test in pista per riuscire a capire se, la nuova Ferrari, potrà dare qualche gioia e soddisfazione ai propri tifosi. Appuntamento a Jerez.
Ing.Cristiano Sponton
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