Ferrari, Raikkonen: “I circuiti storici molto più affascinanti di quelli nuovi”
Kimi ha svelato di non essere un amante dei "tilkodromi" di nuova generazione
Ipse dixit. Perché se a parlare così è il moderno “Re di Spa”, al secolo Kimi Raikkonen, qualcosa vorrà pur significare. Veterano della F1 e pilota dallo stile di guida impeccabile, Iceman ha parlato dei tracciati dove si disputa il mondiale di F1, spiegando che i circuiti “classici” (e in via di estinzione) sono molto più avvincenti e belli di quelli progettati dall’architetto Herman Tilke.
Kimi è tornato su una vecchia querelle cara agli appassionati, la maggior parte dei quali stanchi di vedere la F1 su circuiti “finti” e appartenenti a mondi lontani, a scapito di quelle piste dove si è fatta la Storia della disciplina.
“I nuovi tracciati sono tutti molto simili tra loro, perché progettati dalla stessa persona – ha dichiarato Raikkonen al quotidiano finlandese Turun Sanomat – Non voglio dire che non siano buoni, ma spesso sembrano uguali. A me piaceva molto Magny-Cours, sia per l’asfalto che per la diversità delle curve che presentava. Mi piace anche il Nurburgring e adoravo Imola per la sua atmosfera. Credo che i circuiti più brutti siano Abu Dhabi e quello della Corea. Il problema è che ogni volta che andiamo in un posto nuovo sappiamo già cosa aspettarci. Non ci sono posti caratteristici come Spa, immerso in una foresta. Spesso sono circuiti costruiti nel nulla e tutti nuovi. Magari le curve cambiano un po’, ma alla fine della giornata restano le curve alla Tilke….Di questa generazione di piste mi piaceva l’Istanbul Park, ma non fa più parte del calendario”.
Antonino Rendina
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