Ferrari, Marchionne chiede il mondiale: “Abbiamo investito tanto per vincere”
Il presidente della Ferrari ha dichiarato: "In Australia vogliamo essere il team da battere"
Probabilmente non ci sono mai state tante Ferrari esposte a Piazza Affari, a condire di rosso il Palazzo della Borsa di Milano, con l’alta finanza impegnata in questo brumoso lunedì ad accogliere con favore la quotazione in borsa della Ferrari. Il presidente Marchionne, artefice dello scorporo del Cavallino dal gruppo FCA e della seguente quotazione in borsa, ha tra l’altro parlato anche della Scuderia, chiedendo in modo limpido la vittoria del titolo mondiale già nel 2016. Marchionne, alla presenza dello stesso Maurizio Arrivabene, ha svelato che la proprietà ha operato tutti gli investimenti richiesti proprio dal team principal per agguantare e superare la Mercedes. Già, perché Marchionne è sembrato volare alto con l’entusiasmo, affermando chiaramente che l’obiettivo della Rossa è essere il team da battere già a Melbourne. Un compito quantomeno difficile, considerando il potenziale delle frecce d’argento, per una Ferrari che però assicura di non temere più nessuno.
“E’ iniziato da pochi giorni quello che per noi dovrebbe essere l’anno del ritorno in vetta. Nel 2015 abbiamo fatto grandi passi in avanti, abbiamo dimostrato di essere competitivi e soprattutto siamo riusciti a ricreare un senso di gruppo e di squadra. Oggi siamo uniti e ci manca davvero poco per arrivare dove vogliamo – ha spiegato il manager italo canadese – Siamo consapevoli della forza della Mercedes, ma non la temiamo più. Il nostro desiderio è essere già in Australia il team da battere e non quello che insegue. Abbiamo il dovere di rispettare la nostra storia di squadra più vincente della Formula 1. Abbiamo fatto tutti gli investimenti richiesti da Arrivabene per vincere e schieriamo due campioni del mondo al volante. Credo che la Ferrari abbia le persone giuste in ogni reparto per raggiungere il vero e unico obiettivo: riportare subito il mondiale a Maranello”.
Antonino Rendina
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