Ferrari, Marchionne: “Battere la Mercedes? Serve programmazione”
Sul rinnovo di Raikkonen il presidente del Cavallino ha detto: "Dipende tutto da lui"
Il 2016 avrebbe dovuto rappresentare nei piani di Maranello l’anno della battaglia “ruota a ruota” con la Mercedes, dopo il ritorno nelle posizioni di vertice avvenuto nel 2015. Purtroppo nelle prime otto gare stagionali tutto questo non si è ancora visto in pista, ma Sergio Marchionne non intende minimamente alzare bandiera bianca, consapevole però che servirà ancora del tempo per rivedere una Rossa da titolo. Il dominio della Stella è frutto della programmazione, un progetto vincente nato nel corso degli anni che ha permesso al team di Brackley di costruire una corazzata che al momento appare invincibile.
“Il loro segreto è la stabilità della vettura – ha dichiarato Marchionne in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport – Invece la SF16-H è una novità rispetto alla vettura precedente, una monoposto completamente nuova. Abbiamo partorito un progetto importante, ma una volta scesa in pista la macchina ha ottenuto dei risultati inferiori alle nostre aspettative. Stiamo cercando di capire in quali settori muoverci per migliorare le nostre prestazioni. È veramente una macchina difficile”.
Su eventuali rinforzi che andrebbero a migliorare il settore tecnico del Cavallino, Marchionne ha risposto: “Da quest’anno si è unito al nostro team anche Jock Clear. C’è gente che si sta aggiugendo alla nostra squadra per permetterci di migliorare in quelle aree dove abbiamo ancora delle lacune. Il nostro obiettivo è quello di completare ottimamente la rosa della nostra squadra. Vogliamo dare inoltre una possibilità a tutti quei giovani che sino a questo momento non hanno potuto esprimersi al meglio. Abbiamo bisogno ancora di un pò di tempo per ottenere nel 2017 i risultati che intendiamo conquistare”.
Per quel che riguarda Kimi Raikkonen (il contratto del finlandese scade al termine della stagione, ndr) Marchionne è stato abbastanza chiaro: “Dipende tutto da lui. Il rinnovo dipenderà dalle sue prestazioni in pista. Deve dimostrare di meritare ancora questa squadra, altrimenti non avrebbe senso continuare un rapporto professionale. Anche per il sottoscritto arriverà in futuro il tempo di lasciare la Ferrari. Penso di averlo già detto”.
Piero Ladisa
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