F1 | Rotenberg: “La posizione della FIA contro i piloti russi è illegale”
"Ho letto il documento, devi rinunciare a tutto e tradire il tuo paese", ha aggiunto l'imprenditore russo
Il conflitto tra Russia e Ucraina che purtroppo sta proseguendo da più di un anno, ha avuto delle ripercussioni anche nel motorsport. Nikita Mazepin, è stato licenziato dalla Haas a causa della sua nazionalità russa e sia lui che il padre Dmitry rientrano nella lista di figure prominenti russe, sanzionate dall’Unione Europea.
Boris Rotenberg, un oligarca russo e miliardario, proprietario di SMP Racing, ha dichiarato che anche il tester della Ferrari, Robert Shwartzman, ha dovuto fare i salti mortali per rimanere in Europa. Il 24enne infatti, ha lasciato il programma SMP l’anno scorso e ha persino cambiato ufficialmente la sua nazionalità da russa a israeliana per mantenere il suo ruolo nel team di Maranello.
“Robert ha preso una decisione -ha dichiarato Rotenberg all’agenzia di stampa Tass- non potevo costringerlo a rimanere in Russia. Ha il suo sogno, il che è comprensibile. Ma è nato in Russia, è cresciuto qui, lo abbiamo cresciuto, però ha un sogno che vuole realizzare: entrare in Formula 1. Questa è la sua decisione, non posso commentare su questo. Ha perso il padre e sicuramente ha sperimentato una sorta di pressione. Ma il resto di tutti i ragazzi è tornato a partecipare ai nostri campionati”
L’oligarca russo ritiene tuttavia che le azioni della FIA (compresa la richiesta ai piloti russi di firmare formalmente una rinuncia alla loro lealtà russa) sono illegali.
“Penso che, in primo luogo, sia illegale. Ho visto il documento, devi rinunciare a tutto e tradire il tuo paese. Ma lo sport dovrebbe essere fuori dalla politica. Dovrebbe solo unire. Anche in una situazione del genere, sport e cultura dovrebbero unirsi. Ma la giustizia e la verità trionferanno sempre”.
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