F1 | Red Bull in modalità “Max Attack”: nuovi aggiornamenti e fiducia nel motore 2026

Red Bull rilancia il 2025 con nuovi sviluppi e ottimismo per la power unit Red Bull-Ford in vista del 2026

F1 | Red Bull in modalità “Max Attack”: nuovi aggiornamenti e fiducia nel motore 2026

F1 Red Bull – La Red Bull non ha alcuna intenzione di tirare i remi in barca. La scuderia di Milton Keynes, decisa a chiudere la stagione in crescendo, continua a introdurre aggiornamenti sulla RB21 di Max Verstappen con l’obiettivo di difendere il terzo posto nel Mondiale Costruttori e, se possibile, insidiare la Mercedes nella lotta per la seconda piazza. Il distacco del campione olandese da Oscar Piastri in classifica Piloti (63 punti) resta importante, ma il trend di crescita mostrato tra Monza e Singapore ha riacceso la fiducia. E il direttore tecnico Pierre Waché, intervistato da RacingNews365, ha confermato che il team continuerà a sviluppare la monoposto anche nelle prossime gare, senza però compromettere la preparazione per la rivoluzione regolamentare del 2026.

Waché: “Nuovi aggiornamenti in arrivo, ma con lo sguardo al 2026”

“La classifica Costruttori non è ancora definita per noi ed è molto importante – ha spiegato Waché – ma la filosofia della Red Bull è quella di non lasciarsi sfuggire nessuna opportunità. Abbiamo ancora aggiornamenti in arrivo, anche se non nel prossimo GP, ma più avanti. Tutto ciò che impariamo quest’anno sarà utile nel 2026, soprattutto per capire cosa serve davvero al pilota”. L’ingegnere francese ha sottolineato che gli sviluppi in programma sono stati pianificati con largo anticipo e non rappresentano una deviazione dalle priorità legate al nuovo progetto: “Ogni aggiornamento portato in pista è stato sviluppato molto tempo fa. Non è una decisione improvvisata. Ciò che stiamo facendo nel 2025 ci aiuterà anche a capire meglio come gestire le esigenze dei piloti con le monoposto del 2026”.

Il nodo motore: debutta la power unit Red Bull-Ford

Il 2026 segnerà il debutto ufficiale del nuovo motore Red Bull-Ford, il primo propulsore progettato interamente dal reparto Red Bull Powertrains, con sede a Milton Keynes. Dopo l’esperienza di transizione con i V6 Honda, la sfida sarà quella di competere ad armi pari con costruttori storici come Mercedes, Ferrari e Honda stessa, tornata in griglia al fianco di Aston Martin. Su questo fronte, Waché si è mostrato ottimista: “Per quanto riguarda il motore, è difficile trarre conclusioni ora, ma sembra molto promettente. È un progetto completamente nuovo, ma i riscontri fin qui sono stati positivi. Sul lato telaistico invece le regole aerodinamiche cambieranno in modo profondo, quindi c’è ancora molto da imparare. Capiremo meglio solo quando vedremo le altre vetture”.

Verstappen e il 2026: fiducia ritrovata

Le parole del direttore tecnico suonano come una risposta indiretta ai dubbi espressi da Verstappen nei mesi scorsi. L’olandese, legato a Red Bull fino al 2028, aveva più volte manifestato perplessità sulla competitività della futura power unit, spingendo il team a fornire rassicurazioni concrete. Con l’arrivo della nuova generazione di motori ibridi – caratterizzati da una componente elettrica più potente e da carburanti completamente sostenibili – la capacità della Red Bull di costruire un propulsore competitivo sarà cruciale per il futuro del progetto. Nel frattempo, il team di Milton Keynes prosegue nella doppia missione: chiudere il 2025 in crescita e costruire le basi per tornare al vertice con il binomio Red Bull-Ford.

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