F1 | Hamilton: “Quando sali su una Ferrari è amore a prima vista, si crea un legame completamente diverso”

"Sapevo che l’allineamento dei nostri nomi avrebbe avuto un forte impatto", ha affermato l'inglese

F1 | Hamilton: “Quando sali su una Ferrari è amore a prima vista, si crea un legame completamente diverso”

Il 2025 ha regalato a Lewis Hamilton un grande cambiamento: l’approdo alla corte di Maranello. Il sette volte campione del mondo, che a fine 2024 ha deciso di concludere il lungo e vincente percorso con la Mercedes per sposare il progetto tecnico della Ferrari, ha iniziato una nuova sfida professionale che ha visto il connubio tra pilota e squadra più vincente della storia del Circus.

Hamilton, intervistato da Ferrari Magazine, ha discusso delle emozioni che ha provato mettendosi al volante della Rossa. La storia d’esordio del 44 con la Ferrari non si è rivelata però semplice e in discesa, ancora alla ricerca del primo piazzamento a podio con la SF-25.

“Beh, attualmente mi trovo in una fase diversa della mia vita: ho 40 anni, mentre la prima volta che mi sono seduto al volante di una monoposto ne avevo 21 – ha dichiarato Hamilton – Se consideriamo le mie origini e il fatto che sono passato dal guardare la Formula Uno in TV, con il sogno di gareggiare ai massimi livelli, a salire su una vettura di F1 circondato da tutto il personale, i meccanici, i macchinari e tutto il resto, calarmi infine nell’abitacolo di una Ferrari a distanza di 20 anni è stato molto più emozionante. A 21 anni era tutto “esaltante” più che emozionante, perché tutto dentro di me era in fermento. Quando invece sali su una Ferrari, è amore a prima vista. Si crea un legame completamente diverso”.

Hamilton poi, continuando a parlare della Ferrari, ha detto: “È tutto così speciale. Il rosso è uno dei miei colori preferiti. Ferrari è storia e tutto ciò che il Marchio rappresenta. Le auto sono dei capolavori. E poi ci sono la lingua, la cultura, il cibo dell’Italia, il modo in cui le persone mostrano entusiasmo per ogni cosa. Benché nel corso degli anni siano entrate altre culture e persone di ogni estrazione, il cuore di Ferrari resta italiano. Non avrei mai pensato che un giorno avrei fatto parte di tutto questo. A dire il vero, all’inizio ero preoccupato per le differenze culturali, ma appena sono arrivato sono stato accolto da una grande apertura mentale. In fin dei conti siamo tutti esseri umani. Una volta che intrecciamo un legame, tutto il resto passa in secondo piano”.

L’inglese, discutendo del suo approdo in rosso, ha riferito: “Sapevo che l’allineamento dei nostri nomi avrebbe avuto un forte impatto. Ma quando poi è successo davvero, sono rimasto comunque colpito e ho pensato: “È oltre la mia immaginazione”. È un momento bellissimo e gli aspetti positivi sono stati molti, tuttavia è un impegno che comporta molte responsabilità e il peso delle aspettative è grande. Tutti si aspettano di vincere subito, ma “Roma non fu costruita in un giorno”. (Si ferma un attimo a pensare). Quanto tempo ci è voluto? Dovremmo controllare”.

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