F1 | Hamilton: “Ferrari? Un sogno d’infanzia, ogni bambino vuole guidare la macchina rossa”

Il 1 febbraio 2024 rappresenta una data spartiacque non solo nella carriera di Lewis Hamilton, ma anche per l’intero movimento della Formula 1. È la giornata del divorzio tra la Mercedes e l’inglese e del passaggio (futuro, a partire dal 2025) del sette volte campione del mondo in Ferrari. L’attuale alfiere della Stella, che nonostante le difficoltà riscontrate in questa stagione è riuscito a portare la W15 per ben due volte sul gradino più alto del podio, si appresa a vivere gli ultimi appuntamenti alla guida della monoposto tedesca prima dell’approdo in Rosso.

Nei giorni scorsi è uscito il libro Inside Mercedes F1, scritto da Matt Whyman, nel quale viene dato spazio anche dalla scelta di Hamilton di vestirsi di rosso chiudendo con Mercedes un capitolo straordinario della carriera che lo ha portato un oltre un decennio a strappare record su record diventando il pilota più vincente della storia del Circus.

“Mi sento come se stessi mettendo fine a una relazione che va benissimo – ha confidato Hamilton a Whyman – Siamo ancora innamorati. Non ho perso la fiducia nella squadra, vado via solo per me stesso. È stato un sogno d’infanzia. Penso che probabilmente sia lo stesso per ogni bambino che ama il motorsport, sapete? Guidare la macchina rossa”.

Hamilton, continuando a parlare del futuro passaggio alla corte del Cavallino, ha affermato: “Il fatto è che mi sto avviando verso la fine della mia carriera, mi restano solo pochi anni e quindi ho iniziato a pensare a come mi sarei sentito ripensando a tutto questo. Mi sono chiesto se sarei rimasto veramente felice se fossi restato con la squadra piuttosto che sperimentare qualcosa di diverso”.

Il sette volte iridato ha poi aggiunto: “Ci ho pensato a lungo durante l’inverno. È stato un periodo pesante. Dopotutto, qui ho vissuto un’esperienza straordinaria. È stato un grande privilegio e amo davvero lavorare con tutti. So anche che trasferirsi è un grosso rischio, ma io amo il rischio. Alla fine, non sono riuscita a togliermelo dalla testa. Devo provarci”.