F1 | Ferrari, Turrini: “SF 90, con o senza H finale, è una sigla stupenda per celebrare il 90° compleanno della Scuderia”
L'opinionista di Sky Sport F1 parlando dell'organigramma tecnico della Rossa ha detto: "Non si tratta di una rivoluzione"
Manca esattamente un giorno alla presentazione della nuova Ferrari, che verrà svelata domani in streaming nel quartier generale di Maranello alle ore 10:45.
Sul suo blog Profondo Rosso parlando del nuovo corso del Cavallino, che farà affidamento su Mattia Binotto a capo della Gestione Sportiva dopo l’avvicendamento con Maurizio Arrivabene, Leo Turrini ha discusso dell’organigramma tecnico della Scuderia in questo 2019.
“SF 90, con o senza H finale, è una sigla stupenda, visto che in questo 2019 si celebra il novantesimo compleanno della Scuderia Ferrari, nata nel 1929 – ha sottolineato l’opinionista di Sky Sport F1 -. Nel frattempo Binotto ha confermato Inaki Rueda come responsabile delle strategie in pista per Vettel e Leclerc. Ha fatto bene (tra parentesi: quasi tutto quello che è successo in Ferrari in epoca recente è figlio di parole pronunciate nel sabato di Suzuka, eh)”.
“Mekies farà il direttore sportivo e sui regolamenti vediamo chi ci frega stavolta, eh – ha aggiunto -. Il mitico Rory Byrne per telaio e aerodinamica continua a svolgere mansioni di consulente e deo gratias, così come Zimmermann farà da consigliori di Jotti per le power unit. C’è un forte senso di appartenenza nelle scelte, vedi Jonathan Giacobazzi nei panni di Race executive manager e Corradini capo dei meccanici”.
Turrini, concludendo con la sua analisi, ha detto: “Poiché Ginone Rosato mantiene il ruolo al check-in (decide lui chi sale a bordo e chi no), con funzioni da ministro degli Esteri di Maranello, insomma, alla fine della fiera rispetto a dodici mesi fa mancano due persone. Non si tratta quindi di una rivoluzione”.
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