F1 | Ferrari, Binotto: “La sconfitta in Bahrain è stata dura, ma ci ha dato la giusta spinta per affrontare le prossime gare”

"Per precauzione abbiamo cambiato le unità su entrambe le monoposto", ha detto il team principal della Rossa

F1 | Ferrari, Binotto: “La sconfitta in Bahrain è stata dura, ma ci ha dato la giusta spinta per affrontare le prossime gare”

Tra i protagonisti della press conference dei team, svoltasi questa mattina a Shanghai, erano presente anche Mattia Binotto. Da parte del team principal della Ferrari non è mancato un personale ricordo legato al mondo del Circus, che domenica taglierà lo storico traguardo delle 1.000 gare.

Fin da bambino guardavo le gare con mio nonno. Era un fantastico appassionato del motorsport, ma soprattutto era tifoso della Ferrari. Chi come me abitava in Svizzera e guardava quelle macchine rosse aveva un sentimento speciale per l’Italia, ed era qualcosa di unico per il sottoscritto. Sognavo di entrare a far parte del mondo della Formula Uno, ma ancor più della Ferrari. Per me tutto questo può assomigliare a una missione: preservare l’eredità di questo sport e della Ferrari”, ha sottolineato l’ingegnere italo-svizzero.

Spostando invece l’attenzione sugli aspetti tecnici, e dunque sull’ultima gara disputata in Bahrain dove la Rossa di Charles Leclerc è stata rallentata da un corto circuito interno ad una centralina di attuazione dell’iniezione motore, Binotto ha detto: “La sconfitta è stata dura e frustrante, ma ci ha dato ancora più spinta per le prossime gare tra cui questa in Cina. A Charles ho detto che ha fatto una grande gara. Penso che sia stato fantastico nei commenti al termine della gara, dimostrando di essere maturo. Durante i test (in disputati la scorsa settimana in Bahrain, ndr) non abbiamo riscontrato questo problema, che si verifica una sola volta durante la gara. L’affidabilità e la qualità sono importanti, ma questi guai possono accadere e credo che sia stato davvero sfortunato”.

Binotto ha poi aggiunto: “Abbiamo cambiato tutte le nostre unità qui in Cina per precauzione, anche sull’altra macchina. Non perché quella di Seb abbia avuto problemi, ma penso che al momento sia il modo migliore per proteggerci da questo problema. E poi proviamo in qualche modo a capire e verificare la qualità di tutte le unità che abbiamo installato”.

Il team principal del Cavallino, a precisa domanda sulle gerarchie vigenti nel team, ha risposto: “Dobbiamo dare priorità alla squadra, cercando di massimizzare i punti alla fine delle gare. Se c’è una situazione 50-50 in cui dobbiamo prendere una decisione, la priorità andrebbe a Sebastian semplicemente perché ha maggior esperienza con il team in Formula Uno. Ha vinto quattro campionati e sicuramente per noi è il pilota che ha più probabilità di sfidarsi per il titolo. Con entrambi i piloti abbiamo concordato che, nel giro di poche gare, le cose potrebbero anche cambiare. In pista sono liberi di combattere, se c’è un pilota tra i due che risulterà più veloce avrà dei vantaggi”.

Piero Ladisa


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