F1 | Arrivabene: “Vasseur è persona seria e ne capisce. La Ferrari è sulla strada giusta”
"Se commetti un errore te lo porti dietro per quasi tutta la stagione ed è difficile correggerlo", ha ammesso il manager bresciano

Quella che pian piano sta volgendo al termine è stata una stagione difficile per la Ferrari. La scuderia del Cavallino, dopo le aspettative invernali, si è scontrata con una realtà durissima nella quale la Rossa non è mai riuscita a reggere il passo della concorrenza ed è attualmente l’unico top team a non aver ancora marcato vittorie in campionato.
Discutendo dell’attuale periodo nel quale versa il Cavallino, Maurizio Arrivabene ha espresso il proprio personale punto di vista. Il manager bresciano, a capo della Gestione Sportiva della Ferrari dal 2015 al 2018, ha elogiato Frederic Vasseur (il francese ha rinnovato a fine luglio su base pluriennale) e ha riferito come Maranello abbia imbeccato la giusta direzione nonostante i ritardi palesati nei confronti del competitor.
“Quando hai vissuto all’interno della scuderia, conosci certi meccanismi, certe difficoltà di carattere tecnico – ha dichiarato Arrivabene, intervistato da Tuttosport – Una supercar è fatta di 5000 componenti e hai quattro anni per metterla a punto. Una Formula 1 ne ha 50mila e hai sei mesi. Se commetti un errore te lo porti dietro per quasi tutta la stagione ed è difficile correggerlo. Vasseur è una persona serie e ne capisce. Io avevo la vita facile perché parlavo italiano e riuscivo a cogliere tutte le sfumature, tutte le parole e le idee di chiunque”.
Arrivabene, a specifica domanda sui problemi presenti nella Rossa, ha detto: “Siamo un po’ in ritardo sui compositi e sull’aerodinamica, perché i motori continuiamo a farli meglio di tutti. Gli inglesi nella zona di Oxford hanno sviluppato quel tipo di tecnologia e sono avanti. Quindi, per recuperare questo gap fatto di tradizione, ma anche di competenze e di Università che sono molto vicine alla produzione, dobbiamo lavorare parecchio. Noi però stiamo arrivando. Ci vuole pazienza, ma la Ferrari è sulla strada giusta. E quel tipo di progresso potrà servire anche al Paese, in Inghilterra ci lavorano trentamila persone, non è solo vincere le corse, è progredire a livello industriale”.
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