Anthony Hamilton: "Cosi´ vivo il mio rapporto con Lewis"

"Desidero essere presente ogni volta in caso accada qualcosa". Ad un anno dal debutto del figlio Lewis in F1, Anthony Hamilton rivela un retroscena sulle continue apparizioni all’interno del box McLaren in occasione dei weekend di gara. "Non c’e' situazione peggiore,” si legge sul sito del quotidiano inglese Daily Mail, “che starsene seduti di fronte al televisore mentre succede qualcosa al tuo ragazzo e non puoi stargli vicino. Bisogna esserci per i figli".

L’atteggiamento di papa' Anthony non riguarda solo l’ultima stagione agonistica disputata da Lewis: non a caso il talento anglo-caraibico indossa da sempre un casco giallo sgargiante, in modo da poter essere distinto in mezzo al gruppo in qualsiasi momento. In barba a chi pensava si trattasse di un omaggio all’idolo dichiarato Ayrton Senna e alla bandiera brasiliana.

"Mi chiedete se ho paura?”riprende Hamilton Senior. “No, mai. Cresci i tuoi figli e dopo li lasci liberi. Ma giorni come quello al Nurburgring vi spiegano perché io vada alle corse. Quando c’e' bisogno di me, voglio esserci". L’allusione riguarda l’incidente subito dal pilota McLaren, un botto a 150 km/h, la scorsa estate, cornice il Gran Premio d´Europa. Una corsa in ospedale per gli accertamenti di rito, ma Lewis era dichiarato idoneo a correre gia' a ventiquattro ore di distanza.

Un rapporto particolare quello tra il pupillo di Ron Dennis ed Anthony, che, oltre ad esserne il padre, e' il manager del corridore. "Quando mi chiama per un consiglio, scatta il lato genitoriale,” chiarisce quest’ultimo, “quando invece a telefonare sono io, parla il procuratore! Certo lo sento anche per fare due chiacchiere, tuttavia non sento il bisogno di stargli davanti agli occhi o a quelli della squadra tutto il tempo".

Anthony Hamilton condivide il pensiero di Lewis quando afferma che l’ultima stagione, nonostante la coda amara si e' rivelata molto utile, spy story compresa. "È come se avessimo vissuto cinque anni in uno,” conclude. “Le gioie e le delusioni, poi, ti rendono piu' forte".

Ottavia Molteni