Alonso divide il paddock
Lo scorso anno e' stato descritto intento ad un duro lavoro, alla messa a punto ottimale della monoposto, mentre il compagno di squadra pensava ad inanellare un podio dopo l’altro. Ora che Fernando Alonso ha chiuso la parentesi McLaren e la co-abitazione forzata con Lewis Hamilton, sono in molti a chiedersi se il pilota di Oviedo sara' in grado di replicare il miracolo che ha elevato il team di Woking ad elemento di punta del Mondiale 2007.
I pareri in merito appaiono discordanti, come riporta il sito Internet del quotidiano iberico El Pais. Per Pedro de la Rosa, tester delle Frecce d’Argento e spagnolo come Fernando, "l’apporto di un corridore risulta sempre determinante. Un team si compone di qualcosa come mille persone che hanno bisogno di un leader in grado di tirar fuori da loro un di piu' sul piano delle motivazioni e della qualita'".
In passato Alonso ha dichiarato che grazie al suo intervento la McLaren aveva recuperato sei decimi. Quasi per uno strano scherzo del destino e' stato proprio questo il disavanzo che il due-volte campione del mondo si e' visto infliggere da Hamilton nel primo giorno di test a Barcellona. E le bacchettate proseguono. "Non e' possibile realizzare dall’oggi al domani quello che Alonso afferma," ha dichiarato Marc Gené, storico collaudatore Ferrari. "Ci si puo' riuscire, ma occorre tempo. (Michael) Schumacher aspetto' degli anni". Ancora: "Se la Ferrari si e' imposta per cinque campionati consecutivi o la Renault per due, non e' per il lavoro di un singolo elemento come il pilota, ma di tutta la squadra".
La schermaglia si conclude, almeno per il momento, con Fernando il Veloce che, forse nel tentativo di incrementare ulteriormente la sua aurea, arriva ad indossare persino i panni dell’ingegnere. Risale alla presentazione ufficiale della R28, a Parigi, la notizia secondo cui lo spagnolo avrebbe studiato alcuni particolari utili a migliorare l’affidabilita' della monoposto. "Saranno applicati nel pieno dello sviluppo," ha precisato, sempre su Elpais.com, "nel momento in cui potremo eguagliare le prestazioni di Ferrari e McLaren. Rimane ancora molto lavoro da fare, siamo ancor piu' lontani da loro di quanto avremmo potuto pensare in fabbrica".
Ottavia Molteni
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